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USURA, IMPRENDITORE ROMANO IN MANETTE
Sotto strozzo un collega pontino

Usura

LATINA – Un imprenditore romano è stato arrestato dalla squadra mobile di Latina con l’accusa di usura ed estorsione nei confronti di un imprenditore locale. L’operazione si è conclusa ieri mattina su esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Latina nei confronti di R. G.  46 anni di Roma, rintracciato in una lussuosa villa all’Olgiata.

IL PRESTITO – Le indagini erano partite a giugno, in seguito alla denuncia sporta da un imprenditore di Latina che, trovandosi in grosse difficoltà  finanziarie e non potendo più accedere al credito bancario, aveva chiesto e ottenuto ad ottobre di un anno fa un prestito da 50mila euro da un suo fornitore.  Gli accordi prevedevano che entro la fine del 2011 (in due mesi), la somma dovesse essere restituita raddoppiata: 100.000 euro, con un interesse del 100% . L’accordo era stato “garantito” da cinque assegni dell’importo di 20.000 euro l’uno.

Alla fine di dicembre, però, non essendo l’imprenditore in grado di onorare il debito e per evitare di finire protestato,   accetta un ulteriore accordo capestro. Gli assegni vengono ritirati e  l’interesse sale ancora: la somma da restituire diventa 150mila euro garantiti da cambiali e assegni a firma di uno stretto congiunto dell’imprenditore pontino.

La scena si ripete dopo pochi mesi, stavolta con minacce. Vista infatti l’ulteriore impossibilità di riscuotere la somma, l’imprenditore romano  fa pressioni sul suo debitore facendogli credere di dover a sua volta restituire il denaro in ambienti criminali. Riesce così ad estorcere un gommone nuovo del valore di 44.000 euro ed altri due assegni, ma è a questo punto che la vittima decide di denunciare tutto.

Dagli accertamenti svolti dalla Mobile coordinata dal pm Raffaella Falcione, viene fuori che tra contanti, beni mobili ed effetti, l’usurato ha consegnato all’usuraio circa 210.000 euro.

USURA DI GIORNATA  – E nel Lazio si registra il fenomeno dell’usura di giornata”, in pratica la mattina si prendono i soldi e la sera si restituiscono, con gli interessi del 10%. La denuncia arriva dall’associazione antiusura della Confesercenti “Sos Impresa” e viene segnalato da commerciati e piccoli imprenditori. L’associazione ha reso noti i dati oggi per il ‘No usura day’ e stima che siano 200 mila i commercianti nelle mani degli strozzini, un terzo dei quali si rivolge ad associazioni criminali e mafiose.

 

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