CORI – Il Sindaco di Cori Tommaso Conti ha emesso un’ordinanza con la quale ha disposto il divieto di utilizzo dell’acqua destinata al consumo alimentare umano proveniente dall’acquedotto pubblico dell’ex Simbrivio di Cori Monte, in via Madonna del Soccorso.
Sono già a disposizione della cittadinanza due autobotti per il rifornimento di acqua potabile, una presso l’area mercato – ex campo sportivo e l’altra a piazza della Croce. L’Ente Gestore del Servizio Idrico inoltre provvederà a rifornire le scuole di Cori di acqua potabile imbottigliata.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito dell’ultimo bollettino del SIAN ASL Latina con il quale è stato comunicato al Comune di Cori il superamento dei valori massimi ammissibili di arsenico (10μg/l – diecimicrogrammilitro) nei tre punti di prelievo dislocati sul territorio. Il divieto non riguarda Giulianello, dove l’acqua servita dal serbatoio Madonnella è potabile e perciò perfettamente utilizzabile.
Più precisamente, a Cori capoluogo l’acqua erogata dal servizio idrico non è utilizzabile per cottura, reidratazione e ricostituzione di alimenti; per preparazione di alimenti e bevande (escluso lavaggio frutta e verdura sotto flusso d’acqua e utilizzando acqua potabile per l’ultimo risciacquo); per pratiche di igiene personale che comportino ingestione anche limitata di acqua (lavaggio denti e cavo orale).
Invece è consentito l’uso dell’acqua per l’igiene personale (es. doccia), tranne nei casi di presenza di patologie cutanee (eczema, patologie cutanee a rischio anche di tipo evolutivo o degenerativo); per tutte le operazioni di igiene domestica (lavaggio indumenti, stoviglie, ambienti), scarico wc e impianti di riscaldamento.