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CLARA GALANTE E’ MEDEA
L’attrice di Latina in scena al Classico

Clara Galante in Medea di Benda TS foto Parenzan IMG_6262

Clara Galante in Medea di Benda (foto Parenzan)

LATINA – Ha debuttato con una vera rarità sul palco del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, alla riapertura della Sala Tripcovich, l’attrice di Latina Clara Galante nel melologo Medea di Jiří Antonín Benda, uno dei primi del genere nella storia della musica.  Lo spettacolo andato in scena per la prima volta il 15 febbraio scorso, replicherà anche il 23 e il 28 aprile. Intanto, l’attrice di Latina, ha deciso di portarlo nella sua città, dove sarà in scena il 27 marzo, nell’Auditorium del Liceo Classico Dante Alighieri alle 15,30.

“Un’opportunità assolutamente nuova e rara  – spiega in una nota – per comprendere la funzione e l’importanza della musica in una rappresentazione teatrale del melologo: per sottolineare come la musica possa mettere in risalto i sentimenti, le emozioni e le azioni dei protagonisti di un’opera teatrale, per scoprire le tecniche che i compositori utilizzano per descrivere commentare o sottolineare una scena, evocare o anticipare situazioni o fatti o ancora, mettere in evidenza lo stato d’animo di un personaggio”.

Il melologo sarà preceduto dalle Riflessioni su Medea di Jiri Antonín Benda del Maestro e compositore Marco Taralli a cui la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi ha commissionato la stesura in prima esecuzione assoluta. Come si legge in una nota della Fondazione teatro Lirico di Trieste: “La riflessione musicale di Marco Taralli si fonde direttamente con il corpo musicale della Medea di Benda, e dà voce al protagonista escluso da Benda: il coro, un coro greco che ci fa entrare nel dramma, osserva l’azione e ne commenta l’epilogo esprimendosi con il suono originale della lingua antica, ricercando nelle metriche e nelle “quantità” antiche un suono archetipale, una sorta di mantra che evochi qualcosa che va al di là del significato della parola e meglio descriva l’immenso l’orrore che la tragedia vuole rappresentare. La riflessione di Marco Taralli si pone, nell’ambito dello spettacolo, come un commento dell’uomo di oggi che si interseca nella narrazione di ieri per interloquire con l’uditore del presente”.

 CHI E’ CLARA GALANTE –  Formatasi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico Clara Galante è cantante, autrice ed interprete dalla sensibilità internazionale. Fondamentali sono stati gli incontri con i registi Peter Brook con il quale segue Masterclass di regia e Bruce Myers con il quale elabora un suo personale processo artistico.Al Piccolo Teatro di Milano ha lavorato con Luca Ronconi, come attrice e come assistente. Al Teatro Studio del Piccolo di Milano debutta con una performance ispirata all’opera della poetessa Marina Ivanovna Cvetaeva, “Indizi Terrestri”, di cui è autrice ed interprete.

Tra le collaborazioni più significative, c’è quella con la Biennale d’Arte “Performa” di New York, con debutto alla Columbia University dopo una residenza artistica al Watermill Center di Long Island, del regista americano Bob Wilson.

Ha fatto parte della compagnia dei giovani del teatro Stabile di Torino.

L’espressione del canto, l’ esperienza vocale e la ricerca musicale che spazia dal popolare al colto più ricercato la vede esibirsi in numerosi concerti di fronte a platee internazionali, e ai maestri come Riccardo Muti, Nicola Piovani, Diego Dini Ciacci, Ennio Morricone, Cinzia Pennesi, Arturo Annechino.

Incide con Thierry Los a Parigi il disco di Massimo Guadalupi “Entre deux Virages” Production Spéciales.

A Seoul 2011 al Sejon Center of Art, è protaginista dell’opera The Mission su musiche di Ennio ed Andrea Morricone, Ha lavorato con Federico Tiezzi, Mario Missiroli, Roberto Guicciardini, Augustie Humet, Maurizio Panici, Michele Placido, Alberto Di Stasio, Marco Carniti,Giorgio Albertazzi, Giorgio Pressburger, Walter Le Moli, Marco Bellocchio, Stefano Genovese e Alessio Pizzech uno dei più interessanti esponenti della nuova regia italiana a cui è affidato lo spettacolo Intorno a Medea. L’allestimento è curato da Pier Paolo Bisleri, direttore degli allestimenti del Teatro Verdi di Trieste, che ha ideato le scene e i costumi.

Il regista Alessio Pizzech, nel presentare lo spettacolo, sottolinea “Una serie di passaggi fisici, di qualità vocali che animano la vicenda e la parola. Il racconto così, fatto tutto da una sola interprete, si carica di una visione soggettiva che pone al centro il punto di vista di Medea, di un femminile tradito che compie un gesto estremo nel tentativo di rovesciare un sistema valoriale tutto al maschile. Medea realizza nella propria marginalità un punto di vista radicale che sovverte le leggi stabilite Metallo, sangue, carbone e cenere dominano i colori di un mondo devastato che corrisponde a quella sorta di terremoto dell’anima che Medea ha vissuto in sé.”

 

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