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ACQUA, ALLARME POZZI PRIVATI
Ordine dei Medici: “E’ ricca di arsenico cattivo”

Il Presidente dell'Ordine, Giovanni Maria Righetti

Il Presidente dell’Ordine, Giovanni Maria Righetti

LATINA – L’acqua proveniente da pozzi privati, spesso utilizzata per scopi potabili,  rappresenta un grave rischio per la salute. E’ un vero e proprio allarme, quello lanciato in una nota dall’Ordine dei Medici della Provincia di Latina.  Tornando sulla questione della presenza di arsenico nelle acque, il Presidente Giovanni Maria Righetti sottolinea che il problema persiste, ed è in grado di causare gravi effetti sulla salute delle persone, nelle acque provenienti da pozzi “privati”.

“L’arsenico, quello “cattivo”,  – spiega Righetti – presente nel corpo umano, proviene per circa il 50% dall’acqua che si beve, per l’altro 50% è assorbito dagli alimenti che contengono acqua, in particolare il pane. Se nella nostra provincia possiamo affermare che la presenza dell’arsenico nell’acqua potabile è “sotto controllo” e cioè al di sotto i limiti stabiliti dall’OMS, e quindi l’arsenico ingerito sia direttamente o sotto altre forme, non dovrebbe rappresentare secondo le attuali conoscenze un fattore di rischio per la nostra salute, non possiamo affermare altrettanto laddove viene utilizzata l’acqua di alcuni pozzi “privati” sparsi nei nostri territori che sono risultati essere ricchi di arsenico ben oltre i limiti di guardia e che sembra siano a volte utilizzati per cuocere i cibi, per la lavorazione del pane o addirittura per essere bevuta in sostituzione dell’acqua del rubinetto”.

L’Ordine, anche attraverso i lavori della sua commissione sull’ambiente e salute, annuncia che “non abbasserà la guardia e stimolerà le istituzioni preposte per conoscere i controlli che sono in essere per questa acqua proveniente dai pozzi privati e anche per conoscere quali controlli, con quale periodicità e da chi sono effettuati quelli sulle acque imbottigliate per le quali non è stato introdotto ancora l’obbligo di riportare sull’etichetta la quantità di arsenico presente, mettendosi naturalmente a disposizione per le collaborazioni del caso”.

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“Esposizione ad arsenico attraverso acqua e alimenti in aree a rischio: il caso del Lazio”   Notiziario 26, 11

 

 

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