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Archelogia al Parco del Circeo
Le ricerche a Villa Domiziano

Villa Domiziano sul Lago di Paola, prima dei lavori di scavo

Villa Domiziano sul Lago di Paola, prima dei lavori di scavo

SABAUDIA – E’ ora di fare il punto su quattro anni di scavi e ricerche condotti nei siti archeologici del Parco del Circeo, grazie ad un protocollo d’intesa tra enti. I risultati delle ricerche sono interessanti e il 16 aprile (a partire dalle ore 10.00) presso il Centro visitatori dell’Ente Parco Nazionale del Circeo saranno presentati i più significativi emersi nell’area della Villa di Domiziano, de La Villa dei Quattro Venti e del Porto Canale di Paola.

“Le indagini, condotte (grazie ll’intesa tra Ente Parco Nazionale del Circeo, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio,  Corpo Forestale dello Stato e “Sapienza” Università di Roma) con le tecniche più avanzate disponibili – spiega il direttore del Parco, Giuliano Tallone – hanno portato alla riconsiderazione cronologica e funzionale dei siti, portando risultati oltre le aspettative più ottimistiche. La giornata sarà inoltre l’occasione per fare il punto sul grande patrimonio archeologico che insiste entro i limiti del Parco Nazionale del Circeo”.

Interverranno: Gaetano Benedetto (presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo); Elena Calandra (Soprintendente per i Beni Archeologici del Lazio); Giuseppe Lopez (Capo dell’Uff. Territoriale per la Biodiversità); Alessandro Maria Jaia (“Sapienza” Università di Roma).

“E’ una straordinaria occasione di approfondimento della conoscenza del nostro territorio, nella quale verranno presentati importanti risultati e anche qualche novità assoluta di grande rilevanza – commenta ancora Tallone, che non sarà presente al convegno in quanto impegnato in un’importante attività formativa che si svolgerà nei parchi della California proprio in quel periodo – La scelta dell’Ente Parco di sostenere la ricerca archeologica anche con il finanziamento di un Dottorato di Ricerca (quello del Dott. Diego Ronchi, infaticabile animatore delle attività di ricerca) pur in un momento di ristrettezze economiche, è stata una scelta vincente. Come si dimostrerà nella giornata di studi, la collaborazione con la Soprintendenza e con le università ha permesso di ottenere straordinari risultati, che potranno essere utilizzati non solo dal punto di vista scientifico, ma anche per la divulgazione e la valorizzazione turistica dei beni archeologici, come previsto dal Piano del Parco approvato ad aprile 2012 ed in attesa ora dei passaggi regionali” conclude Tallone.

 

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