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RILANCIO DELLA SANITA’
I sindacati incontrano le direzioni aziendali Asl

d'ettorreLATINA – “Rilanciare le prestazioni sanitarie nel territorio per soddisfare i bisogni di salute dei cittadini”. Su questo tema le Segreterie Provinciali di Cgil, Cisl e Uil, e le Segreterie dei Pensionati hanno incontrato le Direzioni Sanitarie dei 5 Distretti Asl del territorio. «Il confronto con le Direzioni Sanitarie – dice Raffaele D’Ettorre, segretario dello Spi Cgil – ha confermato che il rilancio della sanità nel nostro territorio passa partendo dal rafforzamento delle politiche sanitarie sul territorio vicine alla necessità e ai bisogni dei cittadini nel giusto rapporto con i Poli Ospedalieri rendendo gli stessi delle eccellenze”. In vista dell’atto aziendale del 4 agosto prossimo i sindacati suggeriscono che il documento abbia come asse portante la costruzione di un “piano provinciale per la salute”. Il nuovo atto aziendale dovrà partire dal definire e quantificare il “fabbisogno standard” per la salute dei cittadini pontini e non prioritariamente i costi agendo non solo per la cura ma anche per la prevenzione.

I sindacati propongono che sia implementata la presa in carico delle persone con patologie croniche e legate alla non autosufficienza, che sia strutturato il rapporto con i MMG (Medici di Medicina Generale) e i PLS (Pediatri Libera Scelta) che rappresentano una parte nevralgica di un nuovo modello di sanità, che si creino strutture intermedie che evitano i costosi e inappropriati ricoveri ospedalieri, che siano implementate e valorizzate le professionalità sanitarie e non presenti nel territorio, evitando l’intasamento dei Pronto soccorso e le interminabili liste di attesa, che sia sviluppato e potenziato il sistema a rete dei PUA (Punto Unico di Accesso) per poter effettivamente parlare di integrazione socio-sanitaria superando le difficoltà frapposte in particolare dai Comuni più significativi e pertanto con più possibilità operative.

«Occorre intervenire – afferma ancora il segretario dello Spi Cgil – per dotare il “sistema sanità” pontino, di strutture adeguate alla cura delle persone e che siano in grado di arginare il fenomeno della “mobilità”. Da qui occorre partire per ridisegnare il sistema della sanità pontina, con la presenza di 3 poli ospedalieri e di una rete di assistenza territoriale (Case della Salute), in grado di saper cogliere l’esigenza dello slogan “meno ospedale e più territorio”, coadiuvata da un rafforzamento dell’elisoccorso, nelle zone interne e isolane. Ultimo, ma non meno importante un piano della trasparenza con il “ciclo di gestione della programmazione”, che deve vedere realmente e sostanzialmente coinvolti tutti gli attori sociali, sindacali, con confronti periodici».

I sindacati sono pronti anche ad aprire una fase vertenziale «affinché nella nostra Provincia venga sempre più reso concreto il diritto alla salute, in particolare per la parte di popolazione più debole che rischia di non curarsi per difficoltà economiche» conclude Raffaele D’Ettorre.

Le Segreterie provinciali fin da ora, unitamente alla Categoria della Funzione pubblica, avvieranno nelle prossime settimane un monitoraggio, così come è stato effettuato per la Sanità Territoriale, anche per la componente ospedaliera che presenta grandi criticità pur in presenza di evidenti punti di eccellenza, per costruire un concreto Piano Provinciale per la salute che sappia intrecciare la iniziativa sanitaria che si sviluppa nel territorio con la qualità della risposta ospedaliera

 

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