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ADDIO 2013, ANALISI DI CONFARTIGIANATO
Anno Nuovo di cambiamento

Ivan Simeone

Aldo Mantovani Presidente provinciale Confartigianato e a sinistra il Direttore Ivan Simeone

Aldo Mantovani Presidente provinciale Confartigianato e a sinistra il Direttore Ivan Simeone

LATINA – “Vi è ormai nella nostra provincia una povertà dignitosa e diffusa che ci si ostina a non vedere, drogati dalla frenesia del nulla”. Lo dicono il Presidente di Confartigianato Latina, Aldo Mantovani e il Direttore Ivan Simeone nella loro lettera di fine anno. Una riflessione-bilancio sul mondo delle imprese artigiane, ma anche sulla società pontina. Pubblichiamo qui integralmente la missiva.

IL TESTO – Guardando la situazione reale che ci porta nel 2014, non possiamo certamente essere soddisfatti, anche se cominciano ad esservi timidi segnali di ripresa. Bisogna cercare di essere ottimisti anche se siamo in equilibrio precario su una vera lama di coltello.
Molte le incognite che ci attendono. La situazione politica confusa e auto referenziata, anche sul nostro territorio, non fa ben sperare chi deve, giorno dopo giorno, alzare la serranda e cercare di produrre per se e per la propria azienda che poi, non dimentichiamocelo, è fatta di lavoratori,
familiari e collaboratori, non di percentuali.
Le piccole imprese e quelle a conduzione familiare sono le maggiormente in difficoltà.
Le pressione fiscale, le indecisioni politiche, il peso eccessivo ed indiscriminato di Equitalia
e la mancanza di garanzie e le difficoltà notorie per accedere al credito lasciano un respiro
pesante.
Anche nella nostra provincia la situazione non è certamente agevole.
Vi è ormai una povertà dignitosa e diffusa che ci si ostina a non vedere, drogati dalla
frenesia del nulla.
Non dobbiamo né possiamo lasciarci condizionare dalle statistiche del momento, con uno
0,5% in più o uno 0,5% in meno…un’altalena che non fa emergere la realtà di tutti i
giorni…del vissuto quotidiano.
Il 2014 vedrà per le nostre aziende artigiane e le piccole imprese familiari una
stagione pesante che ci vedrà necessariamente protagonisti.
La politica oggi non riesce più a rappresentare correttamente la realtà del nostro quotidiano
e bisognerà riflettere su cosa fare, anche in vista delle prossime consultazioni europee…un
Europa che è di fatto governata da una sola oligarchia e che, di fatto, ha abdicato alla
propria cultura e valori.
Rischiamo di essere una colonia cui impongono ristrettezze e un annientamento di quei
Valori che hanno fatto grande l’ Italia: la solidarietà, il welfare, il ruolo dei corpi intermedi, i valori di un cattolicesimo che è stato l’artefice di un occidente che aveva perduto se stesso e che oggi rischia di tornare a vagare senza meta nel nulla del tecnicismo….. Oggi si susseguono leggi, leggine e decreti, in un turbine cui ci si perde per poi ricominciare tutto d’accapo. Non si decide mai nulla e si rimette subito in discussione quello
deciso un minuto prima. Continuano ad aumentare i costi della politica, svuotano le
province mettendole di fatto in mano ad una burocrazia senza alcun controllo
democratico, privando i territori di un soggetto istituzionale intermedio, ma non
guardano agli sprechi degli apparati regionali.
Chi produce e chi lavora (veramente !) ha bisogno di certezze.
 Ha bisogno di punti di riferimento chiari e collaborativi.
 Ha bisogno di una politica che faccia realmente Politica per la collettività.
 Ha bisogno di minor burocrazia nei nostri Comuni.
 Ha bisogno di una politica della “formazione” che non sia appannaggio di qualcuno
ma che sia concertata tra tutti i soggetti di rappresentanza delle categorie
produttive.
 Ha bisogno di meno tasse per poter produrre maggior ricchezza e “far girare” le
risorse.
 Ha bisogno di esperti e non di persone che pensano solo a sistemare se stessi.
Molte sono le battaglie e gli impegni che ci attengono; in primis tutte le gabelle che
piovono sulla testa di chi produce.
Non è più possibile andare avanti così !
Non è più questione di colore partitico, ma è ormai un problema di etica politica e
professionale.
Nuovi servizi per le imprese locali……
Anche sul versante dei servizi sarà un anno pieno di rinnovato impegno.
L’ ufficio credito di Confartigianato si arricchirà di nuove strutture come lo sportello
anatocismo, la nuova convenzione per il microcredito per le start up, un nuovo confidi
107 al servizio delle nostre imprese associate. Buoni i risultati conseguiti nel 2013 ma molto
di più si dovrà fare.
Dal 1° febbraio, in “Confartigianato Latina”, partirà una assistenza per l’ energia verde
(fotovoltaico ed eolico), dalla progettazione alla realizzazione, compreso il supporto
creditizio.
Si sta approntando un servizio di assistenza giuridica e finanziaria per le persone
fisiche (in particola modo per anziani e famiglie in stato di disagio) per supportare
“Confartigianato Persone”.
Vi saranno nuovi accordi e convenzioni, già in itinere, su tutta la provincia per offrire una
assistenza alle nostre imprese associate Confartigianato.
Si stanno sottoscrivendo e rinnovando accordi con le principali realtà bancarie locali
e nazionali, per poter offrire sempre una opportunità concorrenziale tagliata su misura alle
piccole e micro imprese locali.
Sul piano formativo si consolideranno partenariati con realtà primarie romane e nazionali
e si punterà ad una profonda e capillare azione informativa-formativa per le categorie
produttive artigianali e i vari gruppi di mestiere, sicurezza sul lavoro in primis, anche in
collaborazione attiva con gli Ordini professionali locali e gli Enti bilaterali.
Il 2014 sarà un anno di un forte impegno politico-economico, finalizzato al cambiamento
che ci vedrà protagonisti con le nostre attività e le nostre imprese. Confartigianato
Imprese Latina, chiederà un incontro con le istituzioni locali per analizzare la
situazione e valutare le iniziative CONCRETE che devono essere poste in essere da
subito per salvaguardare posti di lavoro e le nostre piccole attività d’impresa.

Aldo Mantovani e Ivan Simeone

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