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CROLLO A NINFA, CEDE UN MURO DEL 1500
La fondazione Caetani: “Allarme per le rovine”
La Regione Lazio stanzia per il Monumento Naturale settemila euro l’anno

Il muro cinquecentesco crollato nel giardino Rinascimentale di Ninfa

Il muro cinquecentesco crollato nel giardino Rinascimentale di Ninfa

NINFA – Ninfa come Pompei. E’ crollato martedì dopo le piogge dei giorni scorsi un muro antico nel giardino rinascimentale fatto realizzare nel 1500 dal duca Francesco Caetani. Lo ha detto il direttore del Giardino di Ninfa, Lauro Marchetti spiegando che si tratta di un muro lungo 10 metri circa e alto 4 che si trova vicino ad una delle fontane dell cosiddetto “ortus conclusus” adiacente al giardino di Ninfa.

“Ninfa rischia di fare la fine di Pompei – ha sottolineato Piergiacomo Sottoriva, Presidente della Fondazione Roffredo Caetani, che gestisce il Monumento Regionale Naturale –  Qui ci sono i resti di una città medievale e di sette chiese, che rischiano di sbriciolarsi se non si interverrà con urgenza”. E pensare che per sostenere questo prezioso patrimonio, la Regione Lazio mette in campo la ridicola somma di settemila euro l’anno, nemmeno la metà dello stipendio percepito  da ciascun consigliere regionale ogni mese.

“La parte crollata fa parte di uno dei primi esempi di giardino rinascimentale esistenti in Italia. Temevamo che potesse accadere e  siamo fortemente preoccupati per lo stato di tutte le rovine dell’antica città di Ninfa che sono un patrimonio monumentale prezioso che appartiene a tutta la collettività”, ha aggiunto Marchetti. ASCOLTA

lauro marchetti

 

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