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Il segretario generale del Comune non può occuparsi di assunzioni

"C'è conflitto di interessi", lo afferma la Zuliani

zulianiLATINA – «Il segretario generale, nonché responsabile trasparenza e anticorruzione nel Comune di Latina, non potrà far parte della commissione che si occupa di assunzioni nella nostra amministrazione. La carica di presidente di tale commissione è incompatibile con il ruolo attualmente coperto di segretario generale dell’ente. Ora c’è una delibera di giunta ad attestare quanto la norma già diceva esplicitamente e a confermare l’opportunità della pressione fatta dal Partito democratico per superare e rimuovere una condizione di incompatibilità palesemente illegittima».

È la consigliera del Pd Nicoletta Zuliani a sottolineare come la delibera di giunta n. 116/2014, pubblicata sull’albo pretorio il 6 marzo scorso e che modifica il Regolamento sulle modalità di assunzione all’impiego presso l’ente comunale, sia prova di una condizione di illegittimità configurata dal doppio incarico rivestito dal segretario generale del Comune, responsabile della vigilanza sulla corruzione e insieme presidente delle commissioni di progressione verticale. «La delibera – afferma la Zuliani – dà ragione alle sollecitazioni dell’opposizione perché fosse risolta la posizione di conflitto d’interesse del segretario generale. Fa fede al Piano anti-corruzione e per la trasparenza e l’integrità, alla legge n. 213/2012 che detta nuove norme in materia di controlli interni e alla n. 190/2012 che prescrive che “nel conferimento di incarichi individuali occorre tener conto di situazioni di conflitto, anche potenziale di interessi, che pregiudichino l’esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente”. Tutti riferimenti normativi che avevamo già posto a suo tempo all’attenzione del sindaco e della maggioranza, ma che sindaco e maggioranza hanno sempre cercato di schivare».

Secondo quanto riportato nella delibera si è ritenuto opportuno modificare la norma regolamentare che attribuisce al segretario generale la funzione di presidente delle commissioni di concorso in forza della delicata attività in materia di anticorruzione e trasparenza riservata allo stesso segretario. Le Commissioni esaminatrici – si legge nel testo della deliberazione – saranno formate da tre componenti esperti delle materie oggetto della selezione scelti tra i dipendenti dell’amministrazione come non. «Viene inoltre modificato un altro punto del Regolamento – aggiunge la Zuliani – con l’istituzione della figura del Direttore generale, chiamato ad accertare la professionalità necessaria per l’incarico da conferire. La delibera della giunta comunale – conclude la consigliera Pd – non fa che confermare quanto già previsto dalla normativa, i contorsionismi maldestri del primo cittadino e della maggioranza per bypassare le norme non potevano reggere a lungo».

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