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Zingaretti al Cafaro di Latina: “Invertita la rotta, la sfida è risanare il bilancio entro il 2016”

Il Governatore ha visitato anche i cantieri del Plus a Formia

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LATINA –  Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha partecipato oggi, al teatro Cafaro di Latina, al convegno “Un anno, fa. 12 mesi di fatti, per cambiare il Lazio” evento, promosso dai gruppi consiliari Pd, Per il Lazio, Sel, Sinistra Ecologia e Libertà, Centro Democratico e Lista Civica Zingaretti per tracciare un primo bilancio dell’attività dell’amministrazione regionale ad un anno dal suo insediamento», spiegano gli organizzatori.

«La sfida è quella di riportare il bilancio regionale in equilibrio entro il 2016, senza aumentare le tasse ai cittadini. Ma se vogliamo dare speranza al Lazio dobbiamo dire la verità». Il governatore ha aggiunto: «Quando ci siamo insediati, a maggio scorso, le fatture alle imprese venivano pagate dopo mille giorni. La Regione pagava i gettoni ai consigli di amministrazione delle società ma non pagava dal 2008 le borse di studio agli studenti. Siamo partiti da una riorganizzazione e abbiamo trovato i soldi operando tagli agli sprechi» tra cui I membri dei cda e dei colleghi sindacali passati da 88 a 13; da 5 a 1 le società per lo sviluppo economico. «Questo – ha spiegato Zingaretti – ci ha consentito di rimettere in circolo oltre 7 miliardi di euro, con 3,8 miliardi di pagamenti già effettuati. Nel settore della sanità i tempi per i pagamenti dei fornitori a gennaio 2013 erano di 254 giorni, a gennaio 2014 di 150. L’obiettivo è arrivare a 90 giorni entro dicembre 2014». «Per quanto riguarda la sanità – ha aggiunto il presidente – è iniziata una sfida durissima: rispettare i conti senza tagliare. Abbiamo chiuso le macroaree che avevano creato una disparità tra Roma e le province. Latina verrà promossa a Dea di II livello. Il meccanismo di selezione dei direttori generali ha permesso che nel Lazio tornassero i migliori». All’assemblea pubblica erano presenti anche i consiglieri regionali pontini Rosa Giancola (Per il Lazio) ed Enrico Forte (Pd), gli assessori regionali all’Agricoltura Sonia Ricci e alle Politiche sociali Rita Visini e i sindaci di Formia, Sandro Bartolome, di Sezze, Andrea Campoli, e di Priverno, Angelo Delogu

FORMIA –Prima Zingaretti aveva visitato i cantieri aperti a Formia nell’ambito del Plus, il Piano locale urbano di sviluppo «Appia via del Mare». Sottolinenado che i beni archeologici e la cultura sono al centro del modello di regione che si va costruendo.  Un doppio sopralluogo. I primo al cantiere della villa comunale, il secondo allo scavo archeologico di Caposele: due dei più importanti lavori avviati dal Comune di Formia nell’ambito del Plus “Appia via del mare”, il progetto di valorizzazione del waterfront finanziato dalla Regione con fondi europei. Un caldo sole primaverile ha accompagnato il Presidente Nicola Zingaretti nel breve tour per la città effettuato in compagnia del Sindaco Sandro Bartolomeo. Il governatore è giunto a Formia pochi minuti prima delle 15. Ha vagliato lo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza della Villa Comunale, destinataria di un finanziamento di 800 mila euro. Dalla terrazza sul mare ha visionato l’area del porto su cui insiste un altro Plus da 2 milioni e 300 mila euro per la realizzazione di una nuova piattaforma di sbarco dei passeggeri, destinata anche al carico e scarico merci e capace di ospitare navi da crociera. Il progetto prevede anche la sistemazione delle banchine e l’allestimento di nuovi edifici in grado di ospitare uffici al servizio dei turisti. La visita è poi proseguita a Vindicio dove Zingaretti ha incontrato una delegazione di lavoratori di “Sorriso sul Mare” e “Pozzi Ginori”.  Con Bartolomeo ha poi visitato lo scavo archeologico di Caposele, finanziato dalla Regione con un contributo di un milione e mezzo di euro. I due hanno potuto fruire di una “guida” d’eccellenza: la Soprintendente ai Beni Archeologici Nicoletta Cassieri che ha illustrato le varie aree di cui il sito si compone. Quella anteriore, fronte mare, dove gli scavi hanno fatto riemergere una piscina, in tutta probabilità annessa ad una villa di età tardo repubblicana; e quella posteriore, lato monte, dove insistono i criptoportici. Nello spazio compreso tra il fronte meridionale e il muro di cinta che delimita il sito verso sud-sud est, accanto alle nuove scoperte archeologiche, sarà realizzata una pavimentazione gradonata che costituirà una sorta di “cavea” destinata ad ospitare manifestazioni culturali all’aperto. La visita si è conclusa sul molo del porticciolo Caposele dove il Sindaco ha mostrato al Presidente lo scorcio di Villa Rubino.

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