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Latina, Comune sprecone. Il Pd: “Spese senza passare per il Consip”

comune latina con pallaLATINA – Secondo il Partito Democratico di Latina, il Comune è sprecone. I componenti della Commissione Bilancio, Alessandro Cozzolino, Marco Fioravante, Maurizio Mansutti, Nicoletta Zuliani e Giorgio De Marchis sono chiari: “Il consigliere Chiarato si preoccupa delle possibili minori entrate dal Governo centrale, intanto non prende in considerazione la possibilità di risparmiare sugli affidamenti e sugli acquisti così come previsto dalla legge”, affermano. Per i consiglieri d’opposizione, la maggioranza dovrebbe guardare ai costi lievitati per la gestione del verde pubblico, e smettere di fare affidamenti diretti senza passare per il Consip, così come prevede invece la legge. Il Consip – rimarcano  –  è stato costituito per far risparmiare le pubbliche amministrazioni. Ci sono amministrazioni che comprano su Consip anche penne e risme di carta per poter risparmiare ed invece a Latina si continuano a fare affidamenti diretti, anche di decine di mila euro, alle stesse ditte senza metterle minimamente in competizione. Le altre due questioni scottanti sono quelle inerenti le utenze (elettriche, telefoniche e del gas) e l’assenza di un ufficio centrale per gli acquisti – affermano in coro i rappresentanti del PD -. Il Comune non ha ancora una centrale di acquisti per tutti i servizi, non ha un ufficio unico per la gestione delle utenze, oppure un unico ufficio per il controllo e la gestione dei rapporti con le partecipate. Abbiamo già sollecitato questo problema in discussione di bilancio consuntivo (28 aprile 2014) ma ad oggi ancora nulla è stato fatto. Oltre alle ripercussioni economiche – concludono dal Partito Democratico – il modo di operare degli affidamenti diretti dà la possibilità di consolidare dei rapporti privilegiati tra l’amministrazione comunale ed alcuni privati della città. Rende incancreniti alcuni rapporti che non possono giovare, di certo, alle casse comunali e cioè ai soldi di tutti i cittadini. Per il bene di pochi si fa un torno a molti”.

Riprendendo le considerazioni fatte dai componenti del Pd della Commissione Bilancio, il consigliere Enzo De Amicis sottolinea che il Comune rischia di dover pagare una penale. “Ho inoltrato la richiesta di accesso agli atti per quanto riguarda la certificazione che attesta la spesa media sostenuta dall’Ente nell’ultimo triennio per acquisti di beni e servizi e la tempestività nei pagamenti degli stessi (comprensivi dei tempi medi dei pagamenti del 2013). Una certificazione obbligatoria per legge che doveva essere inoltrata entro il 31 maggio al Ministero dell’Interno da parte del Comune e sottoscritta anche dal Sindaco e dai Revisori dei Conti. Da questo documento si avra’ la compiutezza del contenimento della spesa pubblica effettuata dal Comune di Latina rispetto anche al profondo taglio per il 2014 del Fondo di solidarieta’, che non è altro che il trasferimento Statale. Ma verra’ aperto uno spaccato su come il Comune di Latina ha provveduto ad operare per l’acquisto di beni e servizi e cioe’ quanti acquisti sono stati effettuati tramite centrali di committenza (Consip o Mercato elettronico) a prezzi standardizzati e quanti in regime diverso con trattative private. E siccome proprio da quest’anno anche il Comune di Latina dovra’ contribuire ai risparmi della Pubblica Amministrazione nella misura di 360 milioni di euro,, questo risparmio sara’ effettuato con tagli al fondo di solidarieta’ con “malus” per il Comune in ragione dei ritardi nei pagamenti o in ragione del ricorso parziale alla Consip per l’acquisto di beni e servizi. Se il Comune quindi con disinvoltura ha evitato di acquistare dalle centrali di committenza, sara’ penalizzato con forti tagli, da quest’anno, nei trasferimenti Statali”.

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