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Il Pd accusa la giunta di agevolare i costruttori privati

Latina, la denuncia di Cozzolino e Fioravante. Chiesta la revoca della delibera

comune latina con pallaLATINA – Il capogruppo del Partito Democratico Alessandro Cozzolino e il consigliere comunale Pd Marco Fioravante chiedono la revoca immediata della delibera di giunta n.362/2014. “Delibera che dà il via libera ai costruttori privati a discapito delle cooperative edilizie pronte ad investire nell’edilizia pubblica”
“Una decisione che va in contrasto con il regolamento e che viene determinata nelle oscure stanze della Giunta senza passare per commissioni e consigli comunali. Una gestione non più accettabile dopo la vicenda che ha colpito il consigliere Malvaso e tutta la Giunta”. Così i consiglieri comunali Alessandro Cozzolino e Marco Fioravante “bollano” la delibera n.362/2014 partorita dalla giunta Di Giorgi per favorire i costruttori privati a discapito delle cooperative edilizie pronte ad investire nell’edilizia pubblica. “Pretendiamo la immediata revoca della delibera da parte della Giunta comunale e chiediamo subito una commissione urbanistica che porti al centro del dibattito la delibera e questo modo di operare nell’ombra senza coinvolgere le commissioni, il consiglio comunale e le commissioni”. Queste richieste sono state formalmente presentate dai consiglieri comunali del Partito Democratico presenti nella Commissione Urbanistica che si è tenuta oggi pomeriggio (17 luglio). In contemporanea anche le Cooperative hanno inoltrato, alla segreteria del Sindaco, una richiesta di revoca delle suddetta delibera.
“Si fa scempio di una cronica richiesta di aree avanzate da anni da famiglie monoreddito che cercano di realizzare il loro sogno di costruirsi una abitazione – afferma Marco Fioravante, consigliere Comunale del PD -. Dopo un periodo insopportabilmente lungo di mancanza di spazi per edificare edilizia sociale, con un evidente vantaggio per i costruttori che hanno avuto mano libera sul mercato immobiliare (operando quindi in un vero e proprio regime di monopolio), si è arrivati finalmente in questi ultimi mesi ad avere aree da assegnare. A questo punto cosa decide di fare la giunta guidata dal sindaco Giovanni Di Giorgi? Semplice: calpesta dichiarazioni, il programma del sindaco, i bisogni dei cittadini ed opera una palese illegittimità favorendo le imprese private. Comportamento censurabile e non solo per motivi etici o per il rispetto di impegni assunti ma soprattutto perché viziato sotto molteplici aspetti amministrativi”.

 

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