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Neanche i costruttori credono più nella fattibilità della Roma-Latina

"L'autostrada non si farà mai, si spendano le risorse per adeguare l'attuale Pontina"

Un tratto della SR 148

Un tratto della SR 148

LATINA – «Come sistema dei costruttori noi siamo ovviamente favorevoli al che si faccia una struttura così importante come la Roma-Latina che leghi il nord e il sud della costa tirrenica. Ma nella situazione in cui siamo, con i soldi già messi, con le incertezze sul tracciato e sui collegamenti, l’autostrada non si farà mai, soprattutto nei tempi che sono stati dichiarati, ovvero: inizio lavori ad aprile 2015 e fine a dicembre 2021». Lo ha detto Stefano Petrucci, presidente di Ance Lazio, nel corso della conferenza stampa di questa mattina presso la Residenza Ripetta.

Per Petrucci : «Quando ci sono possibili contenziosi, flussi di traffico non sicuri e concessioni lunghissime, i tempi e i contributi pubblici si dilatano incredibilmente. Se non ci sono abbastanza risorse per fare veramente e rapidamente la Roma-Latina- propone il presidente- Usiamo quei 468 milioni già stanziati per sistemare veramente e rapidamente il tracciato di collegamento che già esiste, trasformando la Pontina in una superstrada veloce. Se si prendesse questa decisione politica non ci vorrebbe molto per far cambiare la delibera al Cipe. Oggi- ha detto Petrucci- Abbiamo un presidente del Consiglio che non ha timore di cambiare per il bene del Paese, e per modificare una delibera Cipe con i tempi di Renzi ci vorrebbe una settimana». Da qui l’appello:«Zingaretti e Renzi, vedetevi velocemente, e intendo entro una settimana, e cambiate questa delibera. Noi vogliamo che si aprano i cantieri e che lavorino gli operai, non gli avvocati: riconvertendo le risorse in sei mesi si avrebbero i progetti di messa in sicurezza e a primavera 2015 l’approvazione del progetto esecutivo. Poi, dividendo il tracciato in 10 lotti da circa 50 milioni di euro l’uno, a dicembre 2015, ovvero in sei mesi, si riuscirebbe a espletare le gare e ad affidare i lavori, con la consegna per dicembre 2017». In questo modo, ha concluso Petrucci: «Senza dover ricorrere agli esempi Expo e Mose, si risolverebbero moltissimi problemi, dalla protesta degli ambientalisti fino alla questione dei pedaggi».

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