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Corden Pharma, approvata la mozione sull’impianto di smaltimento rifiuti chimici

Il comune di Latina ha chiesto di poter verificare il permesso all’ampliamento

Corden Pharma

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LATINA  – È stata approvata nel corso dell’ultimo consiglio comunale la mozione presentata dal gruppo consiliare del Partito democratico per fare luce sull’iter procedurale seguito dalla Provincia di Latina e dalla Regione Lazio per autorizzare la Corden Pharma a usare l’impianto di smaltimento di reflui chimici presente all’interno del sito di Sermoneta per attività di recupero rifiuti per conto terzi. L’amministrazione comunale ha scritto al presidente della Provincia e al sindaco di Sermoneta chiedendo di conoscere le autorizzazioni concesse per la costruzione dell’impianto, i progetti ad esso legati e gli eventuali altri procedimenti in itinere.
«Grazie all’accoglimento della nostra richiesta – commenta il consigliere del Pd Fabrizio Porcari, primo firmatario della mozione – il comune di Latina ha chiesto di poter verificare che il permesso all’ampliamento sia conforme alle normative vigenti e soprattutto di essere coinvolto nelle prossime azioni che riguarderanno la realizzazione dell’impianto e l’attività di gestione dei rifiuti speciali svolta presso lo stabilimento. Il coinvolgimento dell’amministrazione comunale – aggiunge Porcari – è importante e necessario per valutare quale impatto può avere sul territorio l’esercizio dell’impianto e per monitorare che sia tutelata la sicurezza ambientale dei cittadini visto che la zona in cui ricade l’insediamento si trova in continuità con il territorio del Comune di Latina e a breve distanza dal nucleo urbano di Latina Scalo».
La mozione era stata presentata anche a seguito dell’esclusione del Comune dalle Conferenze dei Servizi tenute sul tema a fine 2013 e inizio 2014. «A quegli incontri – ricorda Porcari – i sindaci e i rappresentanti dei comuni limitrofi a quello di Sermoneta non sono stati invitati a partecipare, nonostante l’ubicazione dell’impianto ricada proprio al confine. Quando si discute di temi così delicati sarebbe invece buona norma sentire il parere di tutte le parti in causa. Grazie al nostro sollecito il Comune ha chiesto di essere informato, già nelle fasi istruttorie, su eventuali nuove richieste e sui procedimenti in corso e di conoscere se e quali riflessi avrà l’impianto sulla popolazione così da poter valutare quali azioni intraprendere in caso di rischi igienico-sanitari e ambientali legati all’attività».

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