ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

Lago di Paola, tavolo tecnico tra pubblico e privato

Illustrato il progetto di risanamento per la valorizzazione del bacino

Il lago di Paola a Sabaudia

Il lago di Paola a Sabaudia

SABAUDIA – Un bacino salubre e fruibile in grado di generare offerta turistica e attività produttive compatibili, il tutto in un contesto di tutela e conservazione delle sue delicate peculiarità ambientali e naturalistiche. Sono questi gli obiettivi espressi nell’incontro che si è svolto oggi a Sabaudia, un tavolo tecnico tra le amministrazioni pubbliche e il privato, finalizzato alla tutela ambientale e alla valorizzazione produttiva del Lago di Paola.

“Premesso che il soggetto proprietario si assumerà tutte le spese di manutenzione e risanamento del bacino – si legge nella nota dell’Amministratore Delegato Azienda Vallicola del Lago di Paola S.r.l, Andrea Bazuro – tale processo avverrà in diverse fasi, distribuite nell’arco dei prossimi cinque anni. Lo stato di salute del Lago è lo sversamento – per 50 anni – degli scarichi di tutta la città di Sabaudia. Agli scarichi urbani depositati sul fondale, sollevati dal forte vento di questi giorni, è infatti dovuto l’odore sulfureo che sale dal Lago, a causa della produzione di solfuro di idrogeno. È un’utopia pensare che con interventi “lampo” si possano cancellare danni così profondi. L’importante è, quindi, iniziare il cammino. Il progetto di risanamento sarà supervisionato dal Prof. Loreto Rossi, Ordinario di Ecologia presso l’Università La Sapienza di Roma. Una volta predisposto, sarà sottoposto al vaglio di tutte le amministrazioni pubbliche competenti, per le rispettive autorizzazioni, in modo da giungere ad interventi condivisi e concordati”.

L’intervento prevede, tuttavia, una fase preliminare – e di immediata attuazione – finalizzata al ripristino della circolazione delle acque e ad una ossigenazione artificiale delle stesse, con processi differenziati per la stagione estiva e per quella invernale. Saranno installati due sistemi di pompaggio indipendenti, uno per ciascuna foce, oltre ad ossigenatori “a fontana” azionati da energia solare.

Tali interventi saranno concordati tra proprietà, Ente Parco e Comune, nel corso di una riunione che si terrà entro la fine del mese di settembre. Scopo di tale riunione sarà determinare una processo autorizzativo semplificato per gli interventi di dragaggio delle foci e un piano di gestione per il funzionamento delle pompe. Per quanto riguarda invece il piano di risanamento vero e proprio, nel medio periodo (12-18 mesi), il team del Prof. Rossi effettuerà degli studi e dei campionamenti mirati a realizzare interventi strutturali a medio periodo (3-5 anni). Per il finanziamento degli stessi, al contributo economico dei proprietari potrà aggiungersi quello dei finanziamenti comunitari.

“È evidente che da solo il privato – continua la nota dell’amministratore delegato – può fare la sua parte, ma tutte le amministrazioni devono contribuire a questo processo gestionale, secondo le competenze e le responsabilità a ciascuno assegnate. L’obiettivo finale e unico è quello di avere un mare pulito e un lago in buona salute. L’interesse del pubblico e del privato sono assolutamente coincidenti”.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto