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Mega discarica al confine tra Velletri e Aprilia

Movimento Forum Aprilia: progetto scellerato, conseguenze anche sull'area di Carano

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APRILIA – Un incontro promosso dal Movimento Forum per Aprilia si è svolto ieri per discutere sul progetto della Ecoparco srl per la realizzazione di una discarica da due milioni di metricubi di rifiuti civili industriali, compresi quelli speciali, che dovrebbe sorgere in contrada Lazzaria nel Comune di Velletri al confine con Aprilia, a poca distanza da Carano. I quattro invasi dovrebbero avere una profondità tra i 22 e i 33 metri: questo desta viva preoccupazione nel Forum per Aprilia in quanto la discarica rischia di compromettere le vicine falde acquifere di Carano, che servono Aprilia e le città limitrofe di Anzio e Nettuno. “Un progetto scellerato – spiegano in una nota gli esponenti del Movimento –  portato avanti senza il coinvolgimento del Comune di Aprilia, che pur non essendo territorialmente coinvolto nell’iter autorizzativo subirà tutte le devastanti conseguenze ambientali, peraltro in un’area agricola di pregio come Carano. Aprilia non vuole subire le ricadute delle “non decisioni” della Regione, che sulla questione dei rifiuti sembra essere ancora molto disorientata, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento dell’immondizia di Roma.
Per questo, nell’esprimere forte contrarietà al progetto di Lazzaria, Forum per Aprilia chiede ufficialmente delucidazioni alla Regione Lazio su cosa intenda far diventare questo territorio, e soprattutto auspica che il Comune di Aprilia sia coinvolto nelle varie conferenze di servizi, affinché possa avere la possibilità di esprimere il proprio convinto e motivato dissenso. Secondo il Codice dell’Ambiente il Comune di Aprilia rientra tra l’altro tra i soggetti pubblici titolati a depositare osservazioni entro i termini di legge (10 ottobre) e farà sentire la propria voce esprimendo il suo fermo dissenso. Qualora la Regione deciderà di andare avanti senza ascoltare la voce del territorio, il Movimento Forum per Aprilia è pronto anche ad azioni eclatanti come ad esempio picchettare la zona dove sorgerà la discarica”.

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