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Elezioni in Provincia, sull’intesa tra Pd e Ncd fa chiarezza De Marchis

"L’accordo tra i segretari è di natura privata. Si apre nuova stagione lontana da pratiche spartitorie e consociative"

Giorgio De Marchis

Giorgio De Marchis

LATINA  –  «Da alcune settimane si rincorrono voci intorno al presunto accordo su cui si sarebbe fondata l’elezione di Eleonora Della Penna a presidente della Provincia di Latina. Non dubito che un accordo ci sia stato, però è venuto il momento di sottolineare che è stato una questione privata tra il segretario dell’Ncd Enrico Tiero e il segretario del Partito democratico Salvatore La Penna. In questa vicenda non è mai stato coinvolto il presidente dell’amministrazione provinciale, come lei stessa ha rimarcato in più di un’occasione, e soprattutto non ne è coinvolto il Partito democratico». Così Giorgio De Marchis, consigliere comunale del Pd, chiarisce i termini dell’intesa stretta tra Pd e Ncd per sostenere l’elezione di Eleonora Della Penna a presidente della Provincia.

«Nessun organismo dirigente del Pd – puntualizza De Marchis – ha mai conosciuto e discusso i dettagli dell’accordo, nemmeno coloro che si sono candidati nella lista e sono stati eletti ne conoscono i particolari, almeno per la gran parte di loro questo fatto è evidente. Si tratta quindi di una scrittura privata che ha valore tra le parti, un valore che non può essere esteso a terzi. Probabilmente l’accordo aveva un valore politico per il Nuovo Centrodestra, ma posso assicurare a Tiero che nel Partito democratico pochissimi oltre il segretario provinciale ne erano al corrente. Tuttavia, chiarito questo punto – aggiunge il consigliere del Pd – mi sembra opportuno rimarcare che Eleonora Della Penna ha vinto non perché vi era un accordo sottostante, ma perché la sua candidatura rappresentava un punto di svolta rispetto alle logiche spartitorie, consociative e lottizzatrici del centrodestra, logiche che con molta probabilità si avvicinavano molto alle clausole sottoscritte nell’accordo privato citato».

«Il consenso raccolto intorno a Della Penna – afferma De Marchis – rappresenta un patrimonio che non può essere delapidato a causa di scelte sbagliate e incoerenti con la volontà di cambiamento e innovazione che il presidente e i gruppi consiliari di riferimento interpretano, anzi deve diventare un punto di riferimento per future partite elettorali che andremo a giocarci, a partire da quella per il comune capoluogo. Spending review, sobrietà nelle scelte, efficienza della macchina amministrativa non debbono essere vuoti slogan da usare in campagna elettorale, ma devono trasformarsi in atti amministrativi concreti e visibili per i cittadini. Il taglio della poltrona da direttore generale, l’eliminazione delle figure di staff, la riorganizzazione delle funzioni dirigenziali e il taglio delle società partecipate sono un punto di partenza importante funzionale non solo al risparmio, ma soprattutto al rilancio di un ente piegato da logiche consociative. Quindi – conclude il democratico – speriamo che Tiero se ne faccia una ragione e metta da parte le pretese relative all’accordo al fine di aprire finalmente una nuova stagione politica».

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