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Maltempo, allarme rientrato al Gionchetto dove sono al lavoro 22 squadre. Risolta l’emergenza canile, ma i danni sono ingenti

Il bilancio secondo Confagricoltura è di alcuni milioni di euro. Sotto accusa il Consorzio di Bonifica

LATINA – Ventidue squadre di Protezione Civile regionale con un centinaio di volontari, sotto il coordinamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sono impegnate da stamattina in operazioni di prosciugamento dell’acqua esondata dai canali della zona che ha allagato alcuni plessi condominiali e abitazioni private in zona Gionchetto a Latina. L’operazione si è resa necessaria dopo la forte ondata di maltempo, con le piogge intense che si sono abbattute sul capoluogo pontino e hanno fatto tracimare il Canale Acque Medie, il Canale Acque Alte e vari affluenti. Gli abitanti, già da ieri, sono stati fatti immediatamente uscire dalle abitazioni e si sta ora lavorando per far tornare alla normalità la situazione dopo che l’acqua ha raggiunto livelli di altezza molto elevati. Alcune persone sono state ospitate per la notte nel centro di Protezione Civile regionale di Borgo Montello. Per ieri il codice di rischio idrogeologico per Latina e provincia era rosso, mentre dalla mattinata di oggi è stato ridotto a giallo dopo il miglioramento delle condizioni del tempo”.  La situazione vissuta dai residenti è ripresa in questo video pubblicato su you tube dall’Associaoisone Borghi di Latina.

CANILE, PELOSI IN SALVO- Rientrata anche l’emergenza al canile della Chiesuola di Latina dove tutti i cani, oltre duecento, sono stati messi in salvo da un esercito di volontari in una gara di solidarietà lanciata dall’Associazione Amici del Cane che gestisce la struttura alle porte del capoluogo. Ieri la scena era spaventosa, con i quattro zampe a mollo, bagnati e impauriti dentro le gabbie con l’acqua che saliva: “Dopo ore di disperazione siamo finalmente riusciti mettere in salvo tutti i pelosi” posta su Fb una delle attiviste ringraziando i tanti che si sono prodigati. E per evitare possibili truffe il canile avvisa che per le raccolte di fondi si possono utilizzare canali ufficiali (banca e poste) con la causale “alluvione canile” Necessario, invece, organizzare raccolta di cibo e coperte.

Tra le zone più colpite Doganella dove il  campo da calcio è stato completamente sommerso,  Prato Cesarino nella piazza principale della frazione, presso il Centro Anziani, due autobotti forniscono acqua potabile. L’Amministrazione ha sollecitato il Consorzio di Bonifica che in collaborazione con la Protezione Civile ha un svolto un intervento urgente su Fosso Agrippina, alle spalle del Boccidromo, per rimuovere i rifiuti e gli arbusti vari che rischiavano di creare uno sbarramento facendo crescere pericolosamente il livello dell’acqua.

CONSORZIO CONFAGRICOLTURA ACCUSA – E questa mattina con il sole, ovunque si contano i danni e finisce sotto accusa il Consorzio di Bonifica. Confagricoltura Latina punta il dito contro l’ente dopo lo straripamento di molti canali, tra cui canale Mussolini esondato in tre diversi punti. I danni alle colture agricole, sono stimati da una prima ricognizione, in diversi milioni di euro, dicono dall’associazione di categoria: centinaia di ettari di ortaggi completamente sott’acqua in tutta la provincia, da Cori a Fondi passando per il triangolo d’oro dell’orticultura ( Pontinia, Sabaudia, Terracina).Al Nord della Provincia Aprilia, Cori, Cisterna di Latina e Sermoneta si registrano enormi danni alle colture ortofrutticole, prime tra tutte il Kiwi , interi campi allagati e canali straripati.

COLDIRETTI DIFENDE – Gli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito il Lazio e anche seppur, fortunatamente, senza gravi conseguenze le province di Frosinone e Latina, nelle ultime 48 ore e l’allarme sia idraulico che idrogeologico lanciato dalle autorità competenti, riportano l’attenzione sul ruolo dei Consorzi di Bonifica e sulla loro azione, spesso nascosta, svolta proprio nelle giornate emergenziali come quelle appena trascorse. Così Saverio Viola, direttore di Coldiretti Latina e Frosinone che aggiunge: “Sono proprio i Consorzi di Bonifica con la manutenzione della loro rete drenante di migliaia di chilometri e attraverso le decine e decine di idrovore in gestione ad intervenire prontamente, come avvenuto nei giorni scorsi, nei casi di calamità alluvionali. “E’ soprattutto il lavoro svolto ordinariamente a rimanere “nascosto”, quello stesso lavoro che evidenzia invece tutta ”l’utilità” di questi Enti che periodicamente sono annoverati tra quelli ”inutili” e da sopprimere per ragioni di mera “spending rewiew” senza alcuna logica che tenga conto delle importanti funzioni e del ruolo che svolgono anche in termini di protezione civile come gli eventi atmosferici delle ultime ore dimostrano” “tanto per fare un esempio, mentre nell’area di competenza del Consorzio di Bonifica di Fondi la rete dei canali ha sostanzialmente retto l’impatto, per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino con sede in Latina, nella sua rete composta da circa quattromila chilometri di canali scolanti l’unica criticità si è verificata nell’area che avuto per epicentro il comune di Cisterna, nonché alcune criticità nelle campagne di Sabaudia. Certamente ci sono stati dei danni, ma si stanno valutando anche le responsabilità, perché se si verificano – come è stato accertato – livellamenti di terreno che provocano l’abbassamento degli argini dei canali non possiamo addebitare alcuna colpa ai Consorzi.

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