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GIGANTE BUONO: ora luce sugli altri progetti

La Commissione urbanistica blocca la concessione per la palazzina in via Quarto

Per avere quel lotto la ditta aveva ceduto al Comune un'area che era già comunale

IL CANTIERE IN VIA QUARTOLATINA – E’ stata bloccata dalla commissione urbanistica del Comune di Latina in autotutela, la concessione edilizia per la palazzina che dovrebbe nascere nel fazzoletto di terra in via Quarto. “Oggi, i fatti hanno dimostrato che non si può amministrare una città favorendo gli interessi di pochi – scrive Bruno Mucci del Comitato Il Gigante buono – ai danni di tutti. Ora chiederemo di rivedere tutte le licenze, i progetti e le autorizzazioni concesse. Chiederemo che vengano individuate le responsabilità di chi ha sbagliato”. E già si pensa al ripiantare un albero al posto del grande Eucalipto che è stato tagliato per far posto al palazzo.

Il Comune di Latina ha dunque ordinato la sospensione dei lavori perché, secondo quanto riferito in Commissione dall’architetto Monti, “da indagini istruttorie più approfondite è risultato che il privato ha ricevuto il permesso a costruire in cambio della cessione al Comune di alcune aree in cui dovevano essere realizzate delle opere pubbliche. Una di queste aree era già di proprietà comunale e il Comune l’aveva espropriata nel 1980. L’area non era cedibile, nonostante questo non fosse mai stato riportato nei passaggi di proprietà avvenuti negli anni e certificati da ben tre notai”.

E’ stato dunque accertato che il titolo di proprietà dell’area esibito dall’impresa che intende realizzare un edificio residenziale nell’area è nullo. La complessa vicenda è stata oggi ricostruita dai tecnici comunali in sede di Commissione trasparenza, dove è stato ripercorso l’iter della procedura che il Comune ha adottato per l’approvazione del piano. In particolare, è stata evidenziata la nullità degli atti notarili di trasferimento dell’area da privati alla società titolare del permesso a costruire, che ha determinato l’annullamento dello stesso permesso.

PD – «È una novità importantissima quella emersa oggi a seguito delle riunioni chieste il mese scorso dai consiglieri De Marchis e Porcari –  commenta il presidente della commissione Trasparenza Omar Sarubbo – La commissione si è adoperata perché emergesse la verità dei fatti, da dicembre si è spesa per conoscere e acquisire le carte relative al permesso a costruire nell’area, lo stesso permesso – ricorda il presidente e consigliere Pd – sarà oggetto il 22 gennaio di un’udienza al Tar che fa seguito alla richiesta di sospensiva inoltrata da alcuni residenti della zona e all’interessamento di numerosi cittadini e di altrettante associazioni che da subito sono scesi in campo chiedendo che sulla vicenda venisse fatta piena luce».

«Quella di oggi – affermano i consiglieri del Partito democratico Giorgio De Marchis e Fabrizio Porcari – è in primis una vittoria per tutti quei cittadini che si sono battuti contro uno scempio urbanistico e per fare chiarezza su una vicenda che fin dall’inizio presentava diverse anomalie ed è apparsa sospetta. È anche la vittoria di quella parte di politici che non ha ignorato la richiesta di fare luce arrivata da questi cittadini, ma ha voluto approfondire la questione in tutti i suoi particolari».

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