LATINA – Ottanta studenti di Latina del Liceo Classico Dante Alighieri e del Liceo Scientifico Majorana sono tra i duemila ragazzi (appartenenti a 150 scuole d’Italia) che si sono ritrovati domenica a Roma per dare il via a una simulazione delle Nazioni Unite, nel segno della cultura del dialogo e del negoziato. È ‘Italian Model United Nations 2015’, quarta edizione della manifestazione rivolta ai giovani che si è tenuta all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ospiti anche alcune delegazioni da Parigi, Tolosa e dal Kuwait.
A dare il via ai lavori il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, alla presenza dell’ambasciatrice del Sudafrica Nomatemba Tambo e Paul Berg, minister counselor for political affairs dell’ambasciata Usa a Roma. Oggi e domani le “commissioni” di studenti-diplomatici si si riuniranno in luoghi della cultura e delle istituzioni italiane ( Campidoglio, Vittoriano, la Camera e RomaEventi a piazza della Pilotta) per studiare le risoluzioni da proporre all’assemblea generale che si riunirà mercoledì di nuovo all’Auditorium. Qui si terrà la cerimonia di chiusura e saranno votate le risoluzioni presentate dei ragazzi. Sarà anche premiato il miglior delegato, che vincerà una borsa di studio per partecipare a un evento simile, a New York.
«L’Italia – ha detto il ministro Gentiloni – crede nelle Nazioni Unite, è il settimo contributore mondiale al bilancio dell’Onu, il primo Paese occidentale nelle missioni dei Caschi blu, e ci crediamo per un motivo semplice: il settantennio dopo Auschwitz ci ha lasciato un mondo certamente complicato ma anche il quadro condiviso delle Nazioni Unite. «Questa è la più grande iniziativa italiana di mobilitazione delle coscienze nella direzione della pace e dei diritti: non vi lasceremo mai soli – ha affermato Zingaretti -. Ma è anche la prima volta nella storia di questa manifestazione che un ministro degli Esteri partecipa ai lavori. La grandezza dell’Onu è questa, indicare una via: i problemi si affrontano confrontandosi, verso la pace. Tutto ciò è importante per voi e per i governi, che sono spinti dall’opinione pubblica. ‘Imun’ serve anche a questo – ha concluso – a capire cosa c’è dietro una fucilazione, uno sterminio, un esodo. Ecco perche la Regione Lazio lo ha sostenuto: crediamo nel valore della scuola pubblica italiana, che ha il ruolo di creare persone, cittadini liberi che sappiano orientarsi e capire».