ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

scuola

Il Partito democratico visita la Don Milani: “il progetto Samsung a rischio per infiltrazioni”

Pericolo per l'impianto elettrico: tutta la tecnologia messa a disposizione è inutilizzabile

La Don Milani

La Don Milani

LATINA – Questa mattina una delegazione del Partito Democratico di Latina ha visitato l’Istituto Comprensivo della Don Milani, nei quartieri Q4 e Q5. Dopo aver effettuato, la settimana scorsa, il sopralluogo presso l’Istituto Fabiani di borgo Sabotino oggi è proseguito il tour nelle scuole per verificarne la situazione e pianificare futuri interventi di manutenzione
“Il Comune di Latina lascia in uno stato di completo abbandono le nostre strutture scolastiche – così intervengono Alessandro Cozzolino, Capogruppo del Pd Latina, Marco Fioravante e Nicoletta Zuliani, consiglieri comunali del Pd di Latina dopo il sopralluogo di questa mattina presso la scuola Don Milani -. Nessuno ascolta le proposte di genitori e insegnanti, nessuno risponde alle sollecitazioni di intervento della Preside. Un cattivo esempio del modo di operare dell’amministrazione comunale è rappresentato, nella scuola Don Milani di Latina, dall’aula Samsung. In quest’aula, esempio di tecnologia ed efficienza, ci sono dei tablet, una lavagna interattiva ed un segnale wi fi. Tutto ciò rientra in un progetto nazionale di appena venti scuole su tutto il territorio italiano dove il colosso Samsung ha scelto di investire. Peccato che quest’aula sia dovuta rimanere chiusa per delle infiltrazioni di acqua che causavano un pericolo per l’impianto elettrico e quindi l’inutilizzo di tutta la tecnologia messa a disposizione dalla Samsung. Un problema segnalato più volte dalla Preside e risolto solo ultimamente con un intervento tampone che non ha assolutamente risolto il problema ma ha semplicemente rimandato la sua risoluzione definitiva”.

“L’assenza dell’ascensore nella scuola Don Milani resta essere un problema presente in vari istituti – afferma Cozzolino -. Questo non è un capriccio ma una vera necessità per i bambini disabili. Senza ascensore, infatti, l’intera classe è costretta a spostarsi per rispondere alle esigenze del bambino disabile. Questo è inaccettabile. Anche in Via Cimarosa, che rientra nello stesso Istituto Comprensivo della Don Milani, a pochi mesi dalla sua inaugurazione si sono verificate già le prime infiltrazioni. In un istituto nuovo questo non deve accadere. Se già ci sono delle infiltrazioni vuol dire che i lavori non sono stati fatti ad opera d’arte e che l’amministrazione, ora, dovrà sobbarcarsi altri costi per la sua immediata manutenzione”.

“Ciò che emerge in maniera lampante da questi sopralluoghi – afferma Fioravante – è l’assenza completa di una programmazione degli interventi. Si agisce sulle emergenze. La Don Milani, in particolare, dovrebbe essere vista non semplicemente come una scuola della città ma come un presidio educativo di un intero quartiere di 30.000 persone. Così non è ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Naturalmente non vogliamo fare allarmismi ma ciò che è certo è che l’amministrazione non ha una visione complessiva degli interventi e non ha mai saputo organizzare una manutenzione ordinaria. Manutenzione necessaria e fondamentale per non arrivare a vivere situazione di emergenza”.

“Questo modo di operare non va più bene per diversi aspetti – continua la Zuliani -. Da una parte non risolviamo mai un problema in maniera definitiva (in questo caso con la sostituzione dell’isolante sul tetto) e dall’altra il Comune fa continui affidamenti diretti, sempre alle stesse ditte, per tamponare situazioni di emergenza. Oltre all’aula Samsung abbiamo i bagni senza porte, pareti senza più intonaco ed una palestra, che ogni fine settimana ospita squadra di basket di tutta la regione, in pessime condizioni, con spogliatoi impresentabili. Ultimo aspetto da sottolineare – conclude la Zuliani – sono i diversi progetti finanziati calati dall’alto. Il Comune, nonostante l’istituzione delle Consulte (costituite da Presidi, Insegnanti e Genitori), non ha mai ascoltato le loro proposte. I progetti vengono continuamente calati dall’alto. In questo caso i beneficiari continuano ad essere soprattutto le associazioni ed i formatori vicini all’amministrazione e non di certo gli alunni”.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto