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POLITICA

“Meglio fare l’infermiera”. Ivana Simeoni e gli altri Cinquestelle pontini attendono il congedo

La senatrice si è dimessa a dicembre con i colleghi Iannuzzi e Vacciano

da sinistra Vacciano, Simeoni e Iannuzzi (foto da Fb)

da sinistra Vacciano, Simeoni e Iannuzzi (foto da Fb)

LATINA – “Era meglio rimanere a fare l’infermiera”. Lo ha dichiarato Ivana Simeoni, la senatrice di Latina del Movimento 5 Stelle che con il figlio, il deputato Cristian Iannuzzi, e l’altro collega di Latina, Giuseppe Vacciano si sono dimessi lo scorso 14 dicembre. I tre restano in attesa che l’Aula li “congedi” dal loro ruolo di parlamentari (accolgiendo le dimissioni) e di tornare a fare il mestiere di prima. Il dissenso con i grillini è insanabile e il disagio espresso più volte dai tre pontini ( e da molti altri eletti) non ha trovato nessun ascolto all’interno del movimento tanto da far decidere per l’atto estremo, quello di abbandonare la carica.

Ma non sarà così facile lasciare Montecitorio o Palazzo Madama. L’iter è complesso e l’Aula fino ad ora ha sempre respinto le dimissioni (tranne nei casi di incompatibilità) una regola da sempre adottata per tutelare la libertà degli eletti ed evitare che siano costretti alle dimissioni.

«Sono partita con dei principi, quelli che condividevamo in molti tra i 5 Stelle, ma non ho avuto riscontri. Volevo contribuire a costruire una giustizia sociale per i cittadini ma lì trionfano le lobby ed è impossibile riuscire a ottenere risultati», ha dichiarato al quotidiano Il Tempo Simeoni. Lo stesso per il collega Vacciano, che sogna di tornare a lavorare in Banca D’Italia: “Ormai questa per me è una gabbia dorata, restituisco il mandato a chi rappresenta ancora il M5S “,  spiega anche lui al Tempo.

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