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Crisi

Settore nautico allo sbando, i sindacati scrivono al Prefetto

Chiesto un incontro urgente

italcraft1LATINA – I Segretari di Feneal-UIL, e Fillea-CGIL di Latina, Salvatore Pastore e Ezio Giorgi, hanno consegnato oggi una lettera al Prefetto chiedendo un suo intervento riguardo le vicende della nautica nella Provincia in particolare su Cantieri navali Rizzardi di Sabaudia e Italcraft di Gaeta entrambi fallite. I sindcaati sprimono grande preoccupazione sullo sviluppo preso dalle due procedure fallimentari, in relazione sia ai riflessi occupazionali dei lavoratori tutt’ora in mobilità ordinaria, sia ad eventuali interessi su tali aziende e sulle aree che esse occupano di soggetti economici poco interessati all’attività nautica e con altre mire.

Per quanto riguarda la Cantieri navali Rizzardi di Sabaudia, dopo l’aggiudicazione della gara da parte di una azienda francese che doveva perfezionale l’acquisizione entro il dicembre del 2013, la stessa azienda, nonostante il vincolo dell’irreversibilità dell’acquisizione, non ha mai perfezionato l’iter e a tutt’oggi, dopo 14 mesi, tutto il procedimento è ad un punto di stallo. Nel frattempo nel sito produttivo dell’ex Cantieri navali Rizzardi, presso località Cerasella in Sabaudia, non sottoposto a vincolo fallimentare, continua la produzione con operatori e aziende esterne alle professionalità ex Cantieri navali Rizzardi. Si ricorda che al momento della dichiarazione di fallimento, ottobre 2012, più di cento lavoratori furono collocati in mobilità ordinaria.

Per quanto riguarda la Italcraft di Gaeta, già durante la fase prefallimentare, era entrata nella compagine societaria una azienda, la Blue Fin, al cui titolare il Tribunale di Latina, nel febbraio 2013 ha sequestrato, in via precauzionale, 150 mln di euro. Dopo il fallimento dell’azienda, nel giugno 2013, la stessa è stata affidata dal Tribunale di Latina ad una azienda proprietà dell’immobiliarista romano Renato Bocchi, la Nuova Italcraft, però soltanto a seguito di un accordo sindacale, siglato il 9 giugno 2014, dirimente ai fini dell’affidamento da parte del Tribunale e della concessione dell’area ex Italcraft da parte dell’Autorità portuale di Civitavecchia e Gaeta, che prevedeva il graduale riassorbimento delle maestranze in forza all’ex Italcraft al momento del fallimento, 46 lavoratori, con una tempistica di 8 unità al moneto della firma dell’accordo, altre 8 unità entro il 31 dicembre 2014. Per i rimanenti 30 lavoratori, si sarebbe provveduto al riassorbimento valutando le necessità tecnico produttive dell’azienda nel tempo. Al 31 Dicembre 2014 la Nuova Italcraft non ha onorato l’impegno preso il 9 giugno, facendo decadere di fatto quell’accordo. In basa a ciò le scriventi O.S. hanno chiesto la revoca della concessione, in data 15 gennaio u.s. e attraverso legale in data 7 febbraio u.s., sia all’Autorità portuale di Civitavecchia sia al Tribunale di Latina. A tutt’oggi nessuna risposta è giunta.

Anche tenendo conto del presidio dei lavoratori ex Italcraft presente ad oltranza davanti ai cancelli dell’Azienda in Gaeta, che rappresenta per questi lavoratori l’unica ed ultima possibilità di lavoro in un territorio difficile dove mancano le fabbriche e le opportunità di lavoro, e dove nostro malgrado spadroneggia la presenza di infiltrazioni malavitose sul territorio, e per i motivi sopra esposti, le scriventi O.S. sono a chiedere un incontro urgente con S.E. il Prefetto di Latina al fine di spiegare dettagliatamente lo svilupparsi delle vicende e i loro personali dubbi sui rischi che il settore nautico sta vivendo nella nostra Provincia.”

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