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Crisi politiche, tutto è possibile se c’è di mezzo il controllo di Acqualatina

Procaccini sfiduciato annuncia due esposti, in Procura e all'Anac. Si "lavora" per Latina

Il sindaco Nicola Procaccini

Il sindaco Nicola Procaccini

di giorgieleonora-della-pennaLATINA – Le vicende politiche delle ultime ore, con la crisi al Comune di Latina, la caduta di Terracina e un progetto analogo per Cisterna, sono il segno di che cosa è diventata la politica in provincia di Latina. Forza Italia ha deciso di far cadere le amministrazioni come prova di forza in vista del rinnovo del cda di Acqualatina, società sulla quale gli azzurri non ammettono interferenze e che per la prima volta rischiano di perdere.

ORE DI FUOCO – Gli occhi oggi sono puntati su Latina. Il progetto attuato a Terracina è in piedi per il capoluogo dove però gli sviluppi potrebbero essere diversi. Forza Italia attende la giornata di venerdì quando saranno tornati dall’estero due consiglieri comunali azzurri (Furlanetto e Lodi) per mettere insieme le firme della sfiducia. A rafforzare la posizione di Fi c’è il Pd che vuole mandare a casa il sindaco e la sua giunta. Non ci sarebbero invece gli estremi per alcuna mediazione, pure ipotizzata nelle scorse ore. Unica alternativa potrebbe essere quella della sfiducia da votare in consiglio (data ipotetica il 18 maggio) soluzione che  – si vocifera in queste ore – sarebbe gradita ad una parte del Pd.

A TERRACINA – Tutto si è consumato nello spazio di due ore. Raccolte 13 firme, comprese le tre fondamentali di altrettanti consiglieri “traditori” del partito del sindaco di Terracina, i consiglieri di FI sono andati a depositarle da un notaio e  hanno fatto cadere Nicola Procaccini. Il primo cittadino in una conferenza stampa convocata poche ore dopo la sfiducia ha dichiarato di aver già pronto un doppio esposto: “Un’ operazione come questa – ha detto – merita verifiche da parte della Procura e dell’autorità nazionale anticorruzione”. Ha poi aggiunto rivolto al senatore Claudio Fazzone,  a Forza Italia e ai “traditori”: “Si sbagliano se pensano di fermarci. Il nostro progetto di rinnovamento della città non si fermerà qui”. Lo ascoltiamo al microfono di Freddy Donati

MAIETTA SI INDIGNA – “Quanto è accaduto oggi al comune di Terracina rappresenta una pagina buia ed inqualificabile delle vicende politiche locali e non solo – commenta il deputato di FdI Pasquale Maietta – Con un atto irresponsabile e privo di ogni fondamento reale 13 consiglieri comunali hanno deciso di porre fine ad una Amministrazione in sfregio alle esigenze dei cittadini e arrecando un danno incalcolabile alla loro città, lasciandola commissariata alla vigilia di una stagione estiva importante per il rilancio dell’economia e della crescita sociale della città stessa”.

CONTENTO IL PD – Su Fb  il parere del senatore del Pd Claudio Moscardelli: “Molto bene il gruppo PD di Terracina che ha sfiduciato la Giunta che si è trascinata in questi anni con un’amministrazione deludente. Complimenti a Di Tommaso che ha tenuto la barra dritta della politica. Ora il PD protagonista per un nuovo governo della città!”

Il segretario provinciale del PD Latina, Salvatore La Penna parla invece di una lunga stagione di governo che sta terminando e spiega che lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale di Terracina unitamente alla crisi irreversibile in atto nel Comune di Latina sono simboli evidenti di questa fine. “A concludersi è la lunga stagione di governo del centrodestra che, tesa prevalentemente alla costruzione e gestione di reti di consenso, ha mortificato le comunità e i territori non riuscendo a produrre nessuna occasione concreta di sviluppo….Come PD facciamo soltanto quello che è giusto e doveroso fare. Ora, ci spetta il compito di rappresentare un’ alternativa di governo credibile”.

TREMA CISTERNA – Per mostrare i muscoli intanto FI studia le mosse da fare su Cisterna ipotizzando di fare cadere anche il sindaco Eleonora Della Penna.  Tanto vale la partita su Acqualatina.

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