LATINA– La Procura di Perugia ha chiesto l’incidente probatorio e vuole interrogare nuovamente l’ex giudice Antonio Lollo, arrestato lo scorso 20 marzo insieme ad altre sette persone nell’inchiesta sui fallimenti pilotati in Tribunale a Latina per concussione, corruzione e falso in atti giudiziari. Gli inquirenti vogliono cristallizzare le dichiarazioni dell’ex toga che potrebbe essere minacciata oppure potrebbe ricevere promesse od offerte di denaro o altre utilità da parte dei coindagati affinchè non deponga o deponga il falso. Sono queste le motivazioni della richiesta del pm Massimo Casucci non soltanto per Lollo ma anche per due persone offese Alberto Polonio e Luciano Lodo.
Nell’inchiesta sono 14 le persone indagate, i nuovi iscritti nel fascicolo sono un imprenditore, un avvocato, un commercialista e un nuovo finanziere (un altro è già indagato), quest’ultimo era stato contattato da Lollo il 26 febbraio scorso per verificare sul terminale Sdi eventuali procedimenti penali aperti a carico del commercialista Marco Viola. Dalle carte degli investigatori spuntano anche altri particolari, tra cui i regali che Lollo riceveva dagli indagati in cambio degli incarichi, tra cui una somma di denaro di 10mila euro per il suo matrimonio e di 5mila euro per il compleanno. Sulla richiesta di incidente probatorio adesso la parola passa al gip di Perugia Lidia Brutti.
Scandalo fallimenti a Latina, i pm vogliono riascoltare Lollo
La Procura vuole blindare le dichiarazioni dell'ex giudice che potrebbe essere minacciato
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