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Giudiziaria

Scandalo fallimenti, Lollo & C. ai domiciliari per altri tre mesi: prorogata la misura

L'Ordine degli Avvocati chiede i verbali di interrogatorio di Lollo per sapere quali avvocati facevano regali all'ex giudice

Il giudice Lollo esce dallo studio di Gatto dopo un incontro al quale hanno partecipato anche altri indagati

Il giudice Lollo esce dallo studio di Gatto dopo un incontro al quale hanno partecipato anche altri indagati

LATINA – Resteranno detenuti nelle rispettive abitazioni per altri tre mesi, gli indagati dello scandalo sui fallimenti in Tribunale a Latina: l’ex giudice Antonio Lollo, i commercialisti Massimo Gatto,  Marco Viola e Vittorio Genco. Sussiste dunque per il gruppo accusato di pilotare i crak delle aziende per averne un utile, l’esigenza cautelare. Per questa ragione il giudice di Perugia Lidia Brutti, ha prorogato la carcerazione domiciliare. La richiesta era arrivata dal Pm Casucci che coordina l’inchiesta sull’ex collega.

Intanto l’Ordine degli Avvocati di Latina chiederà gli atti al gip di Perugia e in particolare i due interrogatori dove l’ex giudice Antonio Lollo fa i nomi di alcuni avvocati che non sono indagati da cui comunque riceveva regali o somme di denaro che variavano dai mille ai cinquemila euro. E’ quello che hanno deciso le toghe ieri nel corso del Consiglio dell’Ordine che è durato fino a tarda sera;  tra i punti all’ordine del giorno c’era proprio il caso Lollo. La posizione dei colleghi sarà valutata attentamente dall’Ordine di Latina poi l’ultima parola per eventuali sanzioni per violazione delle norme deontologiche spetterà al Consiglio di Disciplina.

 

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