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Operazione Don’t Touch. Le reazioni nel mondo politico

Il Presidente della Regione, Zingaretti: "Un colpo durissimo ad una vera e propria holding del malaffare"

autoLATINA – Moltissime le reazioni in queste ore all’operazione di polizia «Don’t touch» che ha portato all’arresto di 24 persone a Latina, soprattutto nel mondo politico.

“Il blitz rappresenta un duro colpo per la criminalità pontina e al clan Di Silvio. Un clan, che in alleanza con i Ciarelli e i Casamonica, da decenni, è operativo nella provincia di Latina nel settore della droga, del racket e dell’usura assumendo una connotazione criminale di altissima pericolosità – lo afferma in una nota Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e legalità della Regione Lazio – Esprimo le mie personali congratulazioni alla Procura di Latina, alla Squadra Mobile, allo SCO ed in particolare al Questore di Latina Giuseppe De Matteis per questa brillante e importantissima operazione. Il clan Di Silvio è emblematico perché rappresenta una evoluzione criminale nel panorama della criminalità laziale autoctona. Con questa operazione che segue, a distanza di un anno la sentenza del processo Caronte che ha condannato a 240 anni molti esponenti riconducibili al clan Di Silvio-Ciarelli, l’organizzazione criminale più pericolosa di Latina è stata decapitata dimostrando ancora una volta che lo Stato è sempre più forte delle organizzazioni malavitose”.

La nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Un’indagine complessa, frutto della collaborazione tra la Questura di Latina e l’Unità indagini patrimoniali del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, che ha assestato un colpo durissimo ad una vera e propria holding del malaffare che operava da anni sul territorio pontino. L’ennesima dimostrazione del lavoro delicato e scrupoloso che le Forze dell’Ordine svolgono in un’area fortemente complessa e delicata come quella del territorio pontino, sulla quale è sempre più necessario, da parte di tutte le istituzioni, un impegno deciso per la legalità e contro ogni forma di infiltrazione criminale”.

“Gli arresti di oggi dimostrano non solo la vicinanza dello Stato ai cittadini e l’azione di monitoraggio, costante ed attenta, a cui il nostro territorio è sottoposto ma soprattutto evidenziano come dal tessuto sociale sano della nostra provincia si stia fortificando quel senso di legalità diffusa che è lo strumento fondamentale per debellare il cancro della criminalità”.  Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.

“Il tenore criminale dei personaggi implicati, in grado di infiltrare lo Stato ed intimidire chiunque, ha purtroppo dato vita ad una economia parallela che ha danneggiato i cittadini e gli operatori onesti. Un sistema inquietante e socialmente pericoloso cui la Polizia e la Procura hanno inferto un colpo durissimo. Accogliendo l’invito del questore di Latina, mi sento di dire che non possiamo sottovalutare il livello di infiltrazione di alcuni gruppi criminali, la loro capacità di intimidite anche i professionisti dell’informazione che coraggiosamente, ogni giorno, raccontano cosa accade nel capoluogo e nell’intera provincia. Infine, oltre a ringraziare le forze dell’ordine, dobbiamo lanciare un appello forte alla politica affinché, dando esempio di trasparenza, sia essa il primo baluardo della lotta per la legalità e la sicurezza dei cittadini». Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale Enrico Forte.

Un sincero ringraziamento al Questore, alla Polizia e alle forze dell’ordine in generale – arriva dal senatore Claudio Moscardelli che scrive: “Oggi emerge la punta dell’iceberg ma molto occorre ancora far emergere. Lo Stato esprime la propria forza sostenuto dalla politica che non si è mai arresa. 10 anni fa venni accusato di fare allarmismo sociale e poi venne il Questore D’Angelo. Dopo c’è stato un affievolimento sempre con le eccezioni che pure ci sono state. Ora lo Stato reagisce e va fatta chiarezza sino in fondo, compreso il livello politico istituzionale. Prefetto, Questore, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza stanno dando dimostrazione che una stagione è’ finita e si è voltato pagina. Per la politica è’ finito il tempo dei comunicati di circostanza o le manifestazioni passerella vuote e retoriche. La stagione delle intimidazioni e del pesante condizionamento sui cittadini e sulle istituzioni e’ finita!”

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