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L'incontro

Il premier Renzi a Ventotene: 80 milioni per il carcere

Visita a Santo Stefano con l'idea di adibirlo a luogo simbolo dell'Europa

renziVENTOTENE – Il premier Matteo Renzi è arrivato sull’isola di Ventotene insieme al ministro della cultura Dario Franceschini, per visitare l’isola dove, dal confino, tra il 1941 e il 1944, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Ursula Hirschmann scrissero il manifesto “Per un’Europa libera e unita”, poi conosciuto appunto come “Manifesto di Ventotene”.

Subito il presidente del Consiglio ha portato un mazzo di fiori sulla tomba di Spinelli, del quale quest’anno ricorrono i trent’anni dalla morte. “Abbiamo deciso con Franceschini di andare a Ventotene. Per dire che il grande ideale dell’Europa ha bisogno di essere rilanciato e serbato per un nuovo avvenire”, ha spiegato Renzi. Il premier oggi ha presentato il progetto di recupero del carcere borbonico.  <Abbiamo deciso onorare la memoria di Ventotene: da qui al 31 agosto 2017, non solo daremo vita al recupero architettonico del carcere, per cui sono stati stanziati 80 milioni di euro, ma avvieremo anche quello culturale e identitario. La foresteria sarà per giovani, dove si potrà formare l’élite della classe dirigente europea del futuro». Ma un simile ruolo può essere ricoperto da un’isola, da un posto in mezzo al Mediterraneo? «Santo Stefano non è solo luogo di ruderi e di memoria, anche commovente. Trasformiamolo nella rivincita della libertà. L’Europa rischia di crollare, se diventa un insieme di egoismi. La sua benzina sono gli ideali: per questo c’è bisogno dell’Italia. Se cerchiamo di affermare le nostre posizioni in Europa non lo facciamo perché ci piacciono le bizze e neanche soltanto per un interesse nazionale». Prima di lasciare l’isola, Renzi ha salutato con un «Viva l’Italia! Viva l’Europa che riparte da Ventotene!».

 

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