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spaccio di stupefacenti

Cisterna, confiscato un altro immobile a Gennaro Amato

Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno eseguito lo sgombero

sgombero

CISTERNA – Questa mattina Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri hanno concluso le operazioni di confisca delle proprietà di Gennaro AMATO, ora in carcere. E’ stato sgomberando un appartamento con annesso giardino in via Pitagora a Cisterna. L’attività si è resa necessaria perchè nonostante il 10 giugno 2014 fosse stato notificato agli Amato l’ordinanza di confisca dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata della villa, con l’obbligo di liberarla entro 30 giorni, hanno continuato a viverci. Le attività di rientro in possesso dell’immobile sono state pianificate in Prefettura dal Nucleo di Supporto per i Beni Confiscati. Lo sgombero si è svolto agevolmente e senza alcuna criticità e la ex moglie Amato Gennaro, ha consegnato le chiavi della casa e delle sue pertinenze presenziando a tutte le operazioni.

L’excursus criminale di Gennaro AMATO è ampiamente noto.
Già gravato da Avviso Orale da parte del Questore di Latina nel 1994, è stato poi sottoposto nel 1995 dal Tribunale di Latina alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con l’obbligo di soggiorno nel Comune di Cisterna di Latina per la durata di Anni 3 e successivamente, in data 06 Maggio 1999, nuovamente sottoposto per ulteriori 5 anni. Ciononostante sembra che il delitto abbia rappresentato l’unica sua fonte di sostentamento. Personaggio da sempre coinvolto nei “fatti criminali” di droga più salienti della Provincia, nel novembre 1993 fu arrestato dalla Squadra Narcotici della Criminalpol Lazio nell’ambito dell’operazione denominata “TRIDENTE” iniziata, qualche mese prima, con il sequestro di 25 kilogrammi di cocaina purissima importata dal Sud America. Secondo gli investigatori Amato ed i suoi compagni oltre che a custodire la cocaina, si occupavano anche dello smercio dello stupefacente in alcune regioni diverse dal Lazio, occupandosi in particolare del rifornimento nei “punti vendita” di Napoli e di Lecce. Nel novembre 1998 fu gambizzato davanti alla sua villetta, alla periferia di Cisterna, da due persone a bordo di un’Alfa Romeo. Gli inquirenti, evidenziarono che si trattava di un avvertimento proveniente dalla malavita operante nell’ambito del traffico illecito di stupefacenti Le successive indagini portarono all’identificazione del responsabile del gesto in Carmine CIARELLI, noto elemento di spicco della malavita pontina operante nel traffico di droga e nel prestito di denaro a tassi usurari.
Nel Settembre 2001, durante il regime di sorveglianza speciale, è stato nuovamente attinto da colpi di arma da fuoco; tale agguato fu poi ricollegato ad un regolamento di conti. Innumerevoli sono le condanne riportate fin dagli anni 90. Nonostante varie volte abbia beneficiato della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, adottato per tentare un ravvedimento mai avvenuto, non a caso è rimasto uno dei protagonisti di gravi fatti di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti in forma associata. Nel 2008 è stato nuovamente arrestato per traffico illecito di sostanze stupefacenti e per questo condannato in primo grado alla pena di anni 8 di reclusione; inoltre nel 2010 è risultato coinvolto, per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e violazione alla normativa sulle armi, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Sfinge” effettuata dalla Squadra Mobile di Latina in collaborazione con il Commissariato P.S. di Cisterna e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Nell’anno 2011 la Divisione Anticrimine della Questura di Latina ha operato a carico di Amato Gennaro sequestri di beni mobili e immobili per un totale di 1 milione di euro circa.

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