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il 19 e 20 marzo

Giornate Fai di Primavera, tutti i luoghi pontini da visitare

Le visite guidate a offerta libera a Satricum, Gaeta e Cisterna visite guidate

satricum1LATINA – Tornano per la 24° edizione le Giornate FAI di Primavera. Sabato 19 e domenica 20 marzo 2016 oltre 900 visite straordinarie a contributo libero in 380 località in tutte le regioni d’Italia. Tra le aperture speciali riservate agli iscritti: il Palazzo Arcivescovile di Gaeta.

A tutti sono aperte le altre visite: a Latina, Borgo le Ferriere  il “Museo di Satricum” e l’“Area Archeologica dell’Acropoli”,  a Cisterna di Latina apre il “Complesso monumentale di Palazzo Caetani con annesse Grotte” e Fontana Biondi,  a Gaeta la Cattedrale, la Cripta, la Chiesa di San Salvatore, la Chiesa di San Giovanni a Mare, il Palazzo Arcivescovile.
SATRICUM – A Latina La Mostra di Satricum, è stata istituita a cura dell’Università di Amsterdam, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, Presso la Vecchia Fonderia papale di Borgo Le Ferriere, in una cornice d’eccezione all’interno dell’ antico impianto industriale della ferriera vaticana restaurata.
Nella città di Satricum sono stati ritrovati reperti archeologici riferibili al popolo dei Volsci, prima conosciuti
solo attraverso tracce letterarie. La mostra raccoglie parte dei reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici che proseguono da ben 36 anni ad opera delle Università olandesi alla scoperta dell’antica città latina celebre nell’antichità per il santuario della dea Mater Matuta.
Gli oggetti esposti offriranno al visitatore un’ampia panoramica dei diversi aspetti dell’insediamento, dagli
albori del IX secolo a.C all’età romana. Sarà visitabile anche il sito dell’acropoli con i resti del grande tempio della dea dell’aurora, Mater Matuta. Recentemente l’Università di Amsterdam ha individuato la via sacra che portava al tempio e l’Emporium ad esso collegato. Il tempio presenta varie stratificazioni: da una capanna sacra del IX a.C. secolo fino all’ultimo grande tempio rimasto fino al I sec. a.C.
Una storia legata all’antico popolo dei Latini, che qui hanno vissuto in città-stato ricche e fiorenti. Una di
queste, fra le più importanti, è proprio Satricum, l’antica Pometia.
PALAZZO CAETANI – Il palazzo Caetani e le annesse Grotte rappresentano una delle principali testimonianze della presenza della famiglia e della storia del territorio pontino. I Caetani ne fecero la loro residenza principale per
il dominio sui loro latifondi e chiamarono ad abbellire la residenza diversi artisti come i fratelli Federico e
Taddeo Zuccari, Girolamo Siciolante da Sermoneta e Stefano Duperac.
Tali beni non sono purtroppo ad oggi visitabili, non si ha perciò la possibilità di fruire di queste opere d’arte,
della bellezza e della maestosità di una residenza che ha ospitato papi e sovrani.
Il maggior artefice del rinnovamento cisternese fu Bonifacio Caetani, erede di Camillo, che decise di trasferire
da Sermoneta a Cisterna la residenza abituale nel feudo determinando dunque intorno al 1560 il più poderoso
intervento di ricostruzione del palazzo baronale.
Le Grotte di Palazzo Caetani, costituiscono un complesso di grotte, cave e cunicoli sotterranei profondo fino a
quindici metri, che si snodano sotto Palazzo Caetani e il centro storico dirette verso destinazioni sconosciute.
Resta ancora misterioso il motivo preciso per cui e da chi furono costruite.
Previsti anche balli popolari in costume storico nel cortile di Palazzo Caetani. Le visite guidate sono anche il lingua inglese
A GAETA – A Gaeta la Cattedrale è stata riaperta al pubblico dopo restauri durati 4 anni, nel settembre 2014 del
quartiere medievale della Gaeta ducale. Fu costruita intorno all’XI sec. sulla preesistente chiesa di S. Maria, forse del VII sec., e fu consacrata da Papa Pasquale II nel 1106. La chiesa è dedicata a Maria Assunta in Cielo e dal 995 anche ai santi Erasmo e Marciano, a seguito del rinvenimento del corpo del Vescovo Erasmo (917), che era stato trasferito da Formia. In origine in stile romanico a sette navate, l’edificio ha subito poi numerose trasformazioni
Un completo rifacimento che modificò struttura architettonica e stile, avvenne sotto il re Ferdinando IV
tra il 1785 ed il 1793. La facciata, opera del sacerdote Pimpinella, in stile neogotico risale al 1903.
Dopo i necessari interventi a seguito del bombardamento del 9 settembre 1943 durante la II Guerra
mondiale che aveva provocato ingenti danni, un radicale restauro è stato eseguito negli anni 2011-2014 a
cura dell’Arcivescovo D’Onorio, sicché la Cattedrale ha recuperato in parte, con cimeli e ritrovamenti,
l’antico arredo medievale.
Sotto il presbiterio si trova la cripta o succorpo. Nel 1594, dopo la ricognizione canonica delle reliquie
dei santi conservate in Cattedrale si procede alla realizzazione della cripta destinata a contenere, sotto
l’altare, le reliquie dei martiri tra cui S. Erasmo e S. Marciano (primo vescovo di Siracusa),
Il succorpo realizzato ad una navata su disegno degli architetti napoletani Lazzari, mostra le pareti
rivestite di marmi policromi e le volte decorate con stucchi e affreschi di Giacinto Brandi (1662-64)
Il Palazzo Vescovile, è sede della Curia. La struttura interamente restaurata ed utilizzata dal 2015
racconta, attraverso le immagini dei vescovi e le immagini dei personaggi storici, le vicissitudini della
città di Gaeta oggi sede arcivescovile.
L’Arcidiocesi di Gaeta è situata al sud della Regione ecclesiastica del Lazio ed abbraccia come territorio
la fascia marittima tra il fiume Garigliano, confine naturale con la Campania, e il Salto di Fondi, che
confina con Terracina, ultima città dell’antico Stato Pontificio. Verso l’interno comprende la zona
pedemontana che si estende da Monte San Biagio ad Ausonia e Castelforte. La giurisdizione diocesana
verte ancora sulle Isole di Ponza e Ventotene.
L’Arcidiocesi di Gaeta è erede delle antiche Diocesi di Formiae, Minturnae e Fundi, tutte sorte tra la fine
del III e IV secolo.
S. Giovanni a mare è stata appena restaurata, presenta la caratteristiche cupola in stile arabo decorata
con tarsie marmoree (sec XI – XII) .
La piccola chiesa di S. Giovanni a Mare (che era conosciuta anche con il nome di S. Giuseppe perchè vi
si riuniva la Confraternita dei falegnami, i quali avevano un proprio altare e vi celebravano la messa) è
una delle più caratteristiche della Gaeta medievale per le diverse influenze architettoniche che vi si
fondono. Edificata sul luogo di un edificio romano. L’altare è ricavato da un sarcofago (II Secolo), le otto colonne
che dividono le navate hanno capitelli di vario stile. Circa il 40% dei beni aperti sono fruibili da persone con disabilità fisica. Difendere e amare il nostro patrimonio artistico e ambientale non riguarda solo noi italiani. Per questo, con il progetto “Arte. Un ponte tra culture” verranno riproposte le visite guidate in lingua, ideate per dar modo ai cittadini di origine straniera di servirsi della cultura come ulteriore strumento di integrazione sociale.
Un’iniziativa che favorirà quella comprensione e quella comunanza di spirito così necessaria nel nostro Paese, oggi
più che mai. I luoghi dove saranno proposte queste guide speciali sono circa 140, il doppio dello scorso anno, a
riprova del sempre più esteso impegno della Fondazione anche in questo ambito. (I TESTI RIPORTATI SONO DEL FAI).

Il pubblico verrà accolto presso i siti aperti dalla Delegazione di Latina Gaeta
dai Volontari FAI e dagli Apprendisti Ciceroni®, studenti delle scuole:
· Liceo classico “Dante Alighieri” – Latina
· Liceo artistico di Latina;
· Liceo “A. Meucci” – Aprilia;
· ITE “Vittorio Veneto Salvemini” – Latina;
· Liceo scientifico “Massimiliano Ramadù” – Cisterna di Latina
· Liceo Scientifico Enrico Fermi – Gaeta
· Istituto tecnico indirizzo Turistico E. Fermi Gaeta
· Scuola Media Principe Amedeo Gaeta

Per l’elenco completo delle 900 aperture dal 9 marzo sarà possibile consultare il sito www.giornatefai.it o
telefonare al numero 02 467615270. Le versioni i-Os e Android dell’APP FAI saranno scaricabili gratuitamente
dagli store di Apple e Google. Facile e intuitiva, l’app geolocalizzata riconoscerà la posizione dell’utente e
indicherà la mappa dei luoghi più vicini da visitare. Invitiamo tutti a diffondere in rete la notizia di questo evento
che permette di scoprire un’Italia diversa utilizzando gli hashtag #giornatefai e #faicambiarelitalia.

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