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politica

Inquinamento delle falde a Sabotino, Simeone chiede la convocazione del Consiglio regionale

Audizione di tutti gli organi competenti, Comune di Latina, Asl, Arpa e Provincia di Latina

SIMEONELATINA – “Sull’inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino, è necessario fare chiarezza e dare risposte certe ai cittadini. Con questo obiettivo, anche su sollecitazione dell’ex consigliere comunale di Forza Italia, Fausto Furlanetto, in qualità di componente della commissione consiliare ambiente della Regione Lazio, ho chiesto che sia convocata con urgenza una seduta con l’audizione di tutti gli organi competenti, Comune di Latina, Asl, Arpa e Provincia di Latina, al fine di avere contezza dell’emergenza in atto e dei danni, non solo ambientali, causati dalla presenza di una elevata concentrazione di cloruro di vinile, un composto cancerogeno utilizzato per la produzione di PVC, nella falda acquifera destinata a usi domestici e all’irrigazione dei campi nell’area di Sabotino – afferma il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Simeone – Ho inviato inoltre una nota all’assessore all’ambiente della Regione Lazio, affinchè si faccia promotore di un incontro immediato, con tutti gli enti interessati, al fine di mettere in atto e coordinare un costante monitoraggio dell’area interessata, un’incisiva azione che porti a comprendere le ragioni e la fonte di tale inquinamento, a predisporre una bonifica attenta dell’area ed a valutare, su dati certi, le possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini. E, soprattutto, per utilizzare tutti gli strumenti necessari a dare una attenta e precisa comunicazione ed informazione ai cittadini di Latina che stanno vivendo in una situazione di apprensione e allarme a seguito delle rilevazioni della Sogin, la società che gestisce la dismissione della centrale di Borgo Sabotino, e dell’ordinanza del Comune di Latina che vieta l’utilizzo delle acque provenienti da pozzi interni ed esterni al perimetro della centrale nucleare. E’ inaccettabile che cittadini ed agricoltori si trovino oggi a vivere in questa situazione di incertezza. Che non sappiano cosa possano fare e cosa no. Tra l’altro in quell’area insistono tantissime colture di eccellenza ed è indispensabile sapere se l’inquinamento dell’acqua utilizzata per la loro irrigazione le abbia contaminate e in quale misura. Sapere che esiste un problema ma non mettere in atto azioni straordinarie per risolverlo non serve a nulla se non a creare ulteriore confusione. Mi auguro che la Regione Lazio, che il presidente Zingaretti, non si sottragga a questo ruolo di tutela e garanzia nei confronti dei cittadini e si attivi subito anche per evitare che questa emergenza possa diventare fonte di strumentalizzazioni politiche. Il nostro compito come istituzioni è monitorare, agire e dare risposte, non perderci nelle solite chiacchiere”

 

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