LATINA – Gli sporadici casi in cui la polizia giudiziaria può aver calcato la mano, non modificano il quadro complessivo di quanto accadeva all’interno dell’aula in cui insegnavano le due maestre Rita Borelli e Rita Procida della scuola materna Mariele Ventre di Piazza Dante a Latina. Lo stabilisce il Tribunale del Riesame di Roma motivando il rigetto dell’istanza di revoca della misura cautelare presentata dai legali difensori delle due insegnanti, gli avvocati Renato Archidiacono, e Pierluigi Angeloni, Giuseppe Napoleone e Francesco Vasaturo.
I giudici hanno sciolto la riserva e confermato l’ordinanza del Gip del Tribunale di Latina Bortone dopo aver visionato in sede di udienza le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate nella classe dalla squadra mobile, nel corso delle indagini durate alcuni mesi. Gli elementi raccolti dall’accusa insomma, a parere del Riesame, sono tali da giustificare l’allontanamento da scuola delle due maestre su cui pende l’accusa di aver maltrattato, ingiuriato e mortificato bambini di quattro anni.
E’ Il Messaggero nell’edizione di oggi a rendere note le motivazioni della decisione.