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operazione di polizia

Testimoni corrotti, in carcere Angelo Fanfarillo di Cisterna. Tre persone ai domiciliari

Sergio e Ilaria De Bellis, e Carolina Cesarini avrebbero ritrattato e accusato falsamente alcune divise

de matteis e d'elia

Il Procuratore Aggiunto Nunzia D’Elia e il Questore De Matteis

CISTERNA – E’ accusato di aver comprato i testimoni del processo nel quale è imputato, Angelo Fanfarillo imprenditore di 68 anni di Cisterna, arrestato ieri sera dalla Squadra Mobile di Latina e dagli investigatori del commissariato di Cisterna su ordine del Gip di Latina al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina. L’uomo è imputato con l’accusa di essere il mandante di un feroce pestaggio a colpi di mazza contro un finanziere di Cisterna considerato scomodo perché aveva svolto accertamenti sul conto delle imprese di Fanfarillo.

Quattro in tutto le misure cautelari eseguite, di cui una in carcere a carico di Fanfarilloe tre agli arresti domiciliari nei confronti di Sergio e Ilaria De Bellis, e Carolina Cesarini, i testimoni del processo che sarebbero stati “convinti”  a ritrattare le accuse. Sono accusati di corruzione in atti giudiziari, falsa testimonianza e calunnia.

Sarebbe stato Fanfarillo ad assoldare due albanesi per dare una lezione all’allora vicecomandante della Brigata della Guardia di Finanza di Cisterna da cui scaturisce il processo per tentato omicidio. Entrambi gli albanesi furono arrestati mentre dopo il raid fuggivano dall’Italia imbarcandosi su un traghetto che dalla Puglia li avrebbe riportati in Albania. Con loro di tentato omicidio è accusato l’imprenditore di Cisterna che per alleggerire la propria situazione processuale era riuscito a convincere, dietro lauto compenso, i tre testi a ritrattare. Ma non solo. I tre, ora ai domiciliari  hanno accusato alcuni finanzieri di falsificazione di atti, minacce e addirittura sequestro di persona.

L’arresto è scattato per il pericolo di fuga, Fanfarillo infatti più volte di recente si era recato nella Repubblica ceca, paese di origine della compagna, dove si sta stabilendo aprendo nuove attività economiche. L’imprenditore appare legato anche a Buzzi e Carminati coinvolti in Mafia Capitale: attraverso una delle sue tante attività economiche, per lo più intestate a soggetti di comodo, aveva contati con alcune cooperative della ‘galassia’ romana attraverso un sistema di false fatturazioni. Forse proprio su questo tentava di far luce al momento del pestaggio il finanziere aggredito.

Le indagini proseguono ora con l’analisi della documentazione sequestrata ieri in casa di Fanfarillo.

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