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La denuncia alla polizia

“Suo figlio ha avuto un incidente, è grave, servono soldi per pagare il carroattrezzi”. Truffata un’anziana a Terracina

Presa dal panico la signora non aveva danaro e ha consegnato ad un uomo in divisa tutto l'oro che aveva in casa

polizia-latina-generica-635432298-495x346TERRACINA –  “Suo figlio ha avuto un grave incidente, è in coma. Non riusciamo a rintracciare altri parenti e c’è da pagare il carrattrezzi per rimuovere la macchina, servono dei soldi”. La più odiosa delle truffe, ai danni di una donna di 73 anni, si è consumata stamattina a Terracina. Questa, più o meno, la sequenza raccontata alla polizia dalla signora ancora frastornata e mortificata per l’accaduto. Ha infatti consegnato tutto l’oro che aveva in casa, oggetti di valore, ma soprattutto di grande significato affettivo, per alcune migliaia di euro.

“Sono stata presa dal panico, ho pensato a mio figlio, a quello che gli era successo. Ero disperata e volevo solo fare qualcosa per aiutarlo. Sembravano carabinieri, così mi hanno detto, qualcuno mi ha chiamato al telefono di casa e mi ha detto di essere un ufficiale, che sarebbe passato un loro delegato a casa a ritirare la somma necessaria a pagare le spese visto che mio figlio non era nelle condizioni di farlo, ma io ho spiegato che non avevo soldi. A quel punto mi hanno chiesto se avevo dell’oro da utilizzare come cauzione, in attesa di pagare, e io ho detto di sì. Un uomo in divisa  è passato dopo dieci minuti a prendere le cose che avevo preparato aggiungendo che domani avrei avuto indietro gli oggetti. Solo quando sono rimasta sola ho capito che mi avevano truffato”. I figli della donna naturalmente stavano bene e non erano rimasti coinvolti in alcun incidente, cosa che è stato facile accertare con una successiva, chiamata che, presa dall’agitazione, la signora non aveva pensato di fare.

Purtroppo non è la prima volta che una truffa del genere viene messa in atto, e anzi, la tragedia capitata ad un parente stretto è uno degli espedienti classici utilizzati da truffatori senza scrupolo per mandare nel pallone le persone scelte come bersaglio. Spesso i truffatori – come insegnano polizia e carabinieri negli incontri con gli anziani organizzati anche nei centri sociali – hanno informazioni precise sulla famiglia della vittima prescelta e sono in grado di simulare di essere pubblici ufficiali. Come in questo caso.

Le indagini sono avviate.

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