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la frattura

De Marchis annuncia ricorso contro il commissariamento del Pd. Decisione entro 30 giorni

"La Penna ha agito per paura che fosse eletto un segretario non vicino a lui"

LATINA – Una parte del Pd di Latina presenterà ricorso alla commissione regionale di garanzia  contro il decreto di commissariamento firmato dal segretario regionale Fabio Melilli su richiesta del segretario provinciale Salvatore La Penna che ha denunciato l’ingovernabilità del partito a livello comunale. Lo hanno annunciato oggi in una conferenza stampa Giorgio De Marchis e Nicoletta Zuliani, presenti fra gli altri il consigliere regionale Enrico Forte. il tesoriere Enzo Vernacchio e Paolo Valente. Alla guida di Latina arriva Giancarlo D’Alessandro, membro della direzione regionale del PD Lazio e dell’Assemblea nazionale.

Nella sede del partito ormai a pezzi, la corrente vicina a Enrico  Forte spiega le sue ragioni senza mezze parole: “Il partito a Latina è vivo nonostante tutte le difficoltà esistenti. Si riunisce ed è ancora in grado di gestirsi – dice De Marchis  – per questo presenteremo ricorso contro questa decisione e faremo anche opposizione politica”. Inspiegabili secondo i ricorrenti le motivazioni addotte, comunicate fra l’altro “con un dispositivo  anomalo anche nella forma”, senza data, senza numero di protocollo e oggetto. Per Zuliani è necessario agire per ridare configurazione al partito in modo che possa vivere attraverso i suoi organismi. I consiglieri comunali del Pd inoltre – sottolinea Zuliani – hanno bisogno di riferimenti all’interno del partito e che si discutano nelle sedi opportune i temi e le posizioni da prendere in consiglio comunale. Varnacchio parla di quadro dirigente incapace e di gestione ipocrita.

La mossa del segretario provinciale Salvatore La Penna, in un quadro provinciale dove il Pd di Latina dà l’impressione di essere addirittura uno dei pochi poli ancora capaci di battere un colpo, appare in effetti di difficile comprensione. La richiesta di commissariamento arriva dopo la formazione della lista alle elezioni provinciali (approvata senza numero legale e non ratificata dalla direzione o dagli organismi provinciali) e dopo che i fortiani hanno chiesto la convocazione dell’assemblea per eleggere il nuovo segretario comunale (a sette mesi dalle dimissioni di Andrea Giansanti), indicando il nome della professoressa Paola Battista.

La Penna aveva invece addotto “ripetuti tentativi di delegittimazione del Presidente dell’Assemblea comunale” oltre a “richieste improprie di convocazione dell’assemblea ad organi terzi o, peggio, attraverso il ricorso ad autoconvocazioni al di fuori di ogni regola statutaria” per finire con lo stigmatizzare allarmato “la debolezza del partito nella  città capoluogo, causata da tale stato delle cose”.

“Il segretario ha agito avendo paura di non poter eleggere un segretario a lui vicino”, dice senza mezzi termini De Marchis sottolineando che a Sezze manca il segretario comunale, Priverno è stata lasciata in standby e a Gaeta si fa finta di non vedere che il Pd appoggia il sindaco forzista Mitrano. “E invece si commissaria Latina”. A gennaio un’iniziativa politica “per spiegare alla gente”.

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