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LATINA – Il femminicidio e la violenza di genere si combattono anche tra i banchi di scuola. Perché è proprio quando i ragazzi si affacciano alla vita autonoma e alle relazioni personali che è possibile individuare i primi comportamenti distorti. Nasce da questa considerazione, e anche dall’osservazione dei social media, “Io sì che valgo”, progetto della Questura di Latina studiato su misura per ragazze e ragazzi dei primi due anni della scuola superiore.
“Spesso sui social vengono postate dichiarazioni cariche di odio, alcune sono quasi già di per sé stesse reati. Sono campanelli d’allarme importantissimi che non vanno trascurati e anche i ragazzi – spiega la responsabile dell’ufficio di Gabinetto, Manuela Iaione che ha lavorato alla stesura del progetto con la collaborazione dell’ispettore superiore Tommaso Malandruccolo – devono saper capire e magari segnalare i post che hanno un contenuto preoccupante”.
Il titolo della campagna racchiude il messaggio diretto alle ragazze: “Devono essere consapevoli del valore che hanno come persone uniche e irripetibili e non devono inseguire modelli impossibili – aggiunge Iaione – Vogliamo spiegare loro anche che nella polizia trovano persone, e spesso donne, capaci di mettersi in ascolto e di aiutarle a capire se c’è qualcosa che non va”.
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Il progetto partirà nelle scuole del comune di Latina per essere allargato il prossimo anno anche agli altri comuni della provincia.
