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cronaca

Un Di Silvio si spacciava per poliziotto poi rapinava le sue vittime: in manette Carmine

Le indagini della Mobile hanno portato alla svolta. L'arrestato è figlio di Antonio detto Cavallo

LATINA – Si spacciava per poliziotto, faceva finte perquisizioni e in questa sua veste di agente in borghese ha messo a segno cinque colpi, rapinando negli ultimi giorni anche due ragazzi di Latina intimoriti dai modi sbrigativi. E’ stato smascherato e arrestato oggi dopo le indagini della squadra Mobile Carmine Di Silvio accusato di rapina aggravata continuata e sostituzione di persona. Nella foto scatta all’uscita dalla Questura, il 27 enne rampollo della famiglia rom, guarda divertito il teleobiettivo e ai fotografi ha mandato un bacio prima di salire nell’auto che l’ha portato in Via Aspromonte.

Le indagini  – spiegano dalla Questura – sono state avviate immediatamente dopo le segnalazioni di rapine avvenute dalla metà di luglio fino ai primi giorni di agosto, anche nei confronti di minorenni di Latina. Carmine Di Silvio dopo aver fermato  la vittima di turno, eseguiva attività tipiche della polizia giudiziaria e poi, con stratagemmi vari, minacce e violenze, si faceva consegnare  gli effetti personali, dileguandosi subito dopo. Con l’aiuto delle vittime l’identikit è stato presto fatto e sono scattati i controlli mirati che hanno portato all’arresto. Carmine è il figlio di Antonio che nel clan è detto Cavallo. Cinque in tutto gli episodi contestati.

 

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