LATINA – E’ ancora troppo scarsa l’attenzione alle politiche ambientali ma anche alle regole minime del vivere avendo presente che è necessario diminuire il proprio impatto sull’ambiente. La maggior parte dei cittadini ne ignora, o fa finta di ignorarne l’importanza. A Latina, certamente. Lo dicono i dati di Legambiente che ha presentato l’edizione 2017 di Ecosistema Urbano, il dossier sulle perfomance ambientali dei capoluoghi di provincia giunto alla XXIV edizione, e realizzato in collaborazione con “Ambiente Italia” e “Il Sole 24 Ore”.
RIFIUTI – Nel Lazio, la situazione è critica ovunque, ma Latina peggiora marcatamente perdendo 18 posizioni: scende al 89° posto dal 71° del dossier 2016. Sono sconfortanti i dati sulla gestione dei rifiuti nel capoluogo pontino dove la raccolta differenziata non solo non cresce dalla sua deprimente percentuale, ma addirittura scende al 30% dal 32% del 2016. Colpa dei cittadini che non separano i rifiuti, ma anche del gestore (oggi in fallimento) e dell’Amministrazione che non hanno mai fatto nulla per incentivarla e per premiare i cittadini virtuosi. Mandare più rifiuti in discarica si traduce in un costo maggiore sulla bolletta, in maggiore inquinamento ambientale (con le discariche ormai esaurite serve ampliarle) e in minor valore, visto che plastica, carta, vetro e alluminio di possono vendere e sono dunque un valore.
ACQUA – Capitolo a parte sul ciclo dell’acqua: migliora anche se troppo poco la situazione a Latina col 65% di dispersione (dal 67%) e 131 l/ab/anno di consumi.
VERDE – Latina ha 12,6 metri quadrati di verde per abitante e con questo dato è l’ultimo capoluogo del Lazio.
Lo studio guarda alle politiche di sostenibilità ambientale messe in campo tramite l’analisi di 16 diversi indicatori che valutano insieme la qualità dell’aria, la salubrità del ciclo delle acque, i risultati che provengono dai modelli di gestione di rifiuti, lo sviluppo di mezzi pubblici, ciclabilità e aree pedonali a discapito del mezzo privato, la diffusione delle rinnovabili. A Latina c’è sempre molto da lavorare.
