Quattro foto-trappole per difendere il Parco degli Ausoni e i suoi abitanti da atti criminali come quello compiuto da una mano sconosciuta che recentemente ha decapitato un capriolo per portarsi a casa la testa come l trofeo da imbalsamare, lasciando il resto del corpo dell’animale nel bosco. Il gesto più insensato che si possa fare. E da qualche parte c’è anche un imbalsamatore.
I dispositivi montani in questi giorni serviranno a fotografare eventuali atti criminali contro il Parco Naturale Regionale che si estende tra Monti Ausoni (pontini e ciociari) e il Lago di Fondi e sono la risposta – spiegano dall’Ente – a gravissimi e recenti fatti avvenuti a Macchia Moretta dell’Oasi degli Ernici. Sono stati i guardiaparco a collocare le apparecchiature che monitoreranno la zona e e si spera potranno garantire una maggiore sicurezza.