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da Via Ezio all'Antimafia

Latina saluta la pm Luigia Spinelli, lei: “Fortunata ad essere arrivata qui”

La cerimonia commossa in aula consiliare

LATINA – E’ arrivata a Latina giovanissima, da Lamezia Terme, era il 2001 e muoveva i primi passi in Procura. Oggi che è cresciuta professionalmente fino a meritare un posto nel pool dell’Antimafia di Roma, per la pm di ferro Luigia Spinelli, non c’è bisogno di troppe presentazioni. E’ stata titolare di fascicoli come Don’t touch e Arpalo, ha coraggiosamente chiesto il fallimento dell’Us Latina Calcio dopo aver portato a galla un sistema di illegalità diffuso e pericoloso i cui scenari sono in parte ancora aperti. Sue molte  tra le inchieste più in vista passate sui tavoli di Via Ezio: dalla criminalità organizzata, al ciclo dei rifiuti, droga, reati contro la PA. E’ considerata più che altro un baluardo, anche se non bisognerebbe mai affidare a singoli tanta responsabilità.

Il sindaco di Latina Damiano Coletta, ha voluto riservarle un saluto speciale in aula consiliare, mentre lei prepara le scatole e porta a termine le ultime incombenze per non lasciare sospesi: “Penso di interpretare il sentimento della città. Ci sono storie fatte dalle persone semplicemente con il loro lavoro e con la loro etica: questa è una di quelle”, ha detto il primo cittadino che ha ricordato non a caso l’inchiesta Dont’ Touch: “Ha segnato il momento di rinascita di questa città”. Presenti la giunta, i capigruppo consiliari, le autorità tutte. Ma chi ha fatto commuovere la lady di ferro è stato il personale della Procura rappresentato da Quirino Leonazzi che ne ha tratteggiato “l’indipendenza, l’imparzialità e il rispetto umano sempre mostrato”.

“Ho imparato ad amare questa città, ho lavorato con spirito di servizio e questo affetto mi ripaga di tanti giorni difficili – ha commentato lei aggiungendo – Mi sento fortunata per aver potuto lavorare in questa città che ha il mare e intorno tante bellezze di cui si può godere, e dalla quale non mi potrei mai separare, perché è il posto in cui sono cresciuti i miei figli e dove anche io sono cresciuta professionalmente”.

Il Questore Carmine Belfiore dopo aver sottolineato la bella coincidenza “della grande capacità professionale e dell’alto senso umano” ha voluto ringraziare la pm anche a nome della squadra mobile per  “quello che ha trasmesso al personale dell’ufficio di polizia giudiziaria che durante le indagini svolte sotto il suo coordinamento ha imparato molto”, “arrivando fino a contestare l’associazione di stampo mafioso ai clan autoctoni”.

Il sindaco Coletta e il Questore Belfiore hanno consegnato alla dottoressa Spinelli due targhe ricordo.

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