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il 31 ottobre

Roma-Latina, il fronte del “no” torna in campo con un’assemblea pubblica

Al Gabbiano gli attivisti del Comitato spiegheranno perché è meglio adeguare in sicurezza la Pontina

LATINA – Il fronte del no all’autostrada Roma-Latina, non demorde, continua a propendere per una seria messa in sicurezza della Pontina, per il potenziamento del trasporto alternativo all’auto,  chiede  la soppressione del progetto autostradale e la chiusura della Società Autostrade del Lazio. E mentre associazioni di categoria e sindacati pressano la Regione Lazio per trovare soluzioni e andare oltre lo stop imposto dal Consiglio di Stato, il Comitato del No  ha deciso di tornare in campo e spiegare le sue motivazioni in un incontro pubblico in programma mercoledì 31 ottobre alle 18 al Gabbiano di Latina in Viale XVII dicembre.

“Da alcuni decenni si propongono tracciati autostradali che non risolvono i problemi di sicurezza e fluidificazione del traffico privato su gomma, ma anzi propongono vecchi progetti di grandi e dispendiose opere devastanti per l’economia agricola e per le riserve naturali in un territorio ormai in fase di deindustrializzazione e vocato al turismo lento e ai prodotti della terra. Dato che la sentenza del Consiglio di Stato resa pubblica il 13 Settembre 2018 ha bloccato l’iter della gara di appalto per la costruzione dell’autostrada A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, è giunta l’ora  – dicono gli attivisti  – di concertarsi con le parti sociali e i tecnici, di fare scelte urgenti moderne e di buonsenso”.

Chiedono “un progetto virtuoso di adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina, con la costruzione delle corsie d’emergenza, di spartitraffico e di due carreggiate per senso di marcia a norma di legge, eliminazione degli incroci a raso, illuminazione, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, apposizione dei pannelli fonoassorbenti in prossimità dei centri abitati, rifacimento del fondo e del manto stradale”. Contemporaneamente “potenziare il trasporto pubblico locale”.
Anche sulla bretella, gli aderenti al Comitato del no hanno idee molto diverse: ” A nostro avviso deve essere rigenerato il collegamento con l’autostrada A1 esistente, la SR 156 Monti Lepini, che oggi versa in pessime condizioni per cedimenti, restrizioni, mancata, scarsa e inadeguata manutenzione e che continua ad essere pericolosa, provocando numerose vittime di incidenti. E’ pertanto necessario effettuare la manutenzione e il completamento utile per collegare la provincia pontina con l’autostrada A1″.
I dettagli nell’incontro in programma mercoledì.

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