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l'intervista

Pericolosi e violenti, in manette la banda che colpiva stazioni, bar e supermercati di Latina e provincia

Operazione della Polizia Ferroviaria e della Squadra Mobile, arrestate sette persone

LATINA – “Nel mio discorso alla festa della Polizia ho parlato di percezione della sicurezza perchè spesso i cittadini si sentono insicuri. Queste operazione servono proprio a far capire che il controllo c’è ed è costante“, sono le parole del Questore di Latina Rosaria Amato, nel presentare l’operazione di Squadra Mobile di Latina e la Polizia Giudiziaria della Polizia Ferroviaria di Roma, che ha portato all’arresto di altre sette persone dopo quelli eseguiti qualche giorno fa e per furti aggravati per cui sono finiti in manette cinque romeni. Per la prima volta è stata contestata l’associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato.

“Siamo molto soddisfatti di aver chiuso il cerchio su questi personaggi, non solo violenti ma anche pericolosi – ha detto il Vicequestore dirigente della Polizia giudiziaria della Polfer di Roma Marco Napoli – cosa che ha dato anche una accelerata alle indagini: andavano sulla Pontina a 220 all’ora, imboccando le rotonde a una velocità folle e a fari spenti, c’era pericolo anche per tutti i cittadini”.

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Gli arrestati sono sei uomini e una donna, tra i 26 e i 42 anni, componenti di una banda criminale responsabile di diversi colpi messi a segno nel Lazio nel corso dell’ultimo anno, tutti destinatari di ordinanze di custodia cautelate in carcere emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti pluriaggravati.

Le indagini della Squadra di p.g. del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio, supportate anche da intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono iniziate nel 2018  a seguito di una recrudescenza di furti in danno di biglietterie automatiche presenti nelle stazioni ferroviarie dell’agro pontino. Grazie agli impianti di videosorveglianza delle stazioni gli investigatori hanno potuto ricostruire la tecnica utilizzata dal gruppo, composto dalle quattro alle sei persone: i malviventi completamente travisati scardinavano la protezione delle macchinette e rubavano il denaro contante. Quando Trenitalia ha deciso di bloccare il pagamento con contanti alle macchinette automatiche, il gruppo di è rivolto altrove, colpendo a caso dai bar, ai negozi, supermercati, distributori di benzina e tabacchi. Poi fuggivano, in genere con auto rubate, a velocità folle. Per questo gli agenti in più occasioni, hanno dovuto desistere dal portare a termine l’attività per non mettere a repentaglio la sicurezza di altri ignari automobilisti. Durante le indagini, sono state documentate le attività illecite del gruppo concentrate in orari notturni. Gli obiettivi prescelti, frutto probabilmente di una accurata scelta, sono stati i più vari: bar, supermercati, distributori di carburanti, esercizi commerciali, club privati. Il bottino poteva variare a seconda dell’obiettivo, dal denaro contante agli attrezzi agricoli ai computer, molto spesso successivamente recuperati dai poliziotti. Accadeva a volte che il bottino fosse molto alto, come quello di un Supermercato di Sezze che ha superato i 30 mila euro, ma anche uno da 25 euro in un ristorante, dove però i danni provocati ammontano a diverse migliaia di euro.

Le scorribande notturne venivano effettuate quasi sempre con veicoli rubati di grossa cilindrata che venivano utilizzati anche come “arieti” per mettere a segno i colpi. Circa 10 veicoli, tra autovetture ed autocarri, sono stati recuperati e sottoposti a  sequestro spesso anche con la collaborazione di altre Forze di Polizia per non attirare i sospetti del gruppo criminale.

Il gruppo si è dimostrato compatto non solo nel compiere i furti, ma anche nel coprirsi a vicenda: in una circostanza ad esempio, dopo essere stati individuati dalle pattuglie dopo l’ennesimo furto, i malviventi sono fuggiti dall’auto in corsa lasciando alla guida soltanto la donna, loro complice e arrestata, che, pur di sottrarsi alla cattura, ha denunciato di essere stata sequestrata da un gruppo di tre connazionali.

Le indagini della Polizia Ferroviaria si sono intrecciate con la contestuale attività investigativa, su analoghi episodi di furto, svolta da personale della Squadra Mobile della Questura di Latina, sempre coordinata dalla Procura di Latina, che già nella giornata di sabato aveva portato all’emissione di provvedimenti di fermo a carico di cinque cittadini rumeni, tre dei quali già coinvolti nell’attività della Polfer.

I provvedimenti di fermo, sono stati immediatamente seguiti dalle ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura ed eseguite in collaborazione tra i due Uffici investigativi: tre sono state notificate in carcere, mentre le altre quattro, sono state eseguite tutte nel pomeriggio di ieri.

Un apporto fondamentale al buon esito delle indagini è stato dato dalla presenza presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria di un poliziotto rumeno aggregato in Italia in virtù del progetto di collaborazione internazionale ITA.RO e che ha permesso di tradurre simultaneamente quello che i romeni dicevano nelle conversazioni telefoniche.

In un caso un agente della Polfer, per capire chi fossero i malviventi e riconoscerli, si è nascosto in un cespuglio e in un altro caso in un canale di scolo.

 

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