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LATINA – E’ cominciata sotto la sede dell’Inps la protesta indetta dalla Uila di Latina con gli ex dipendenti della Cooperativa Agri Amici coinvolta in un’inchiesta sul caporalato che ha portato all’arresto di sei persone. “per questi lavoratori oltre il danno anche la beffa”, spiegano dal sindacato dopo che l’istituto di previdenza ha negato l’indennità di disoccupazione agricola che spettava ai lavoratori per le giornate lavorate nel 2018, con riflessi su tutte le prestazioni previdenziali e assistenziali ne quinquennio precedente. “Anziché verificare le modalità con cui venivano sfruttati i lavoratori facendo emergere le irregolarità retributive e contributive, hanno gli ispettori predisposto un verbale di accertamento nell’ambito del quale l’unica questione esaminata è stata quella dell’inquadramento previdenziale della cooperativa concludendo che i lavoratori, inquadrati nel settore agricolo, avrebbero dovuto essere inquadrati nel settore dei “servizi” alle imprese”, ha spiegato il segretario Uila di Latina Giorgio Carra.
Per il sindacato, iniziative come quella dell’Inps “in questo periodo, caratterizzato dalla crescente attenzione verso le problematiche del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori agricoli rispetto alle quali la Legge appena approvata dalla Regione Lazio” ha “conseguenze negative per la lotta allo sfruttamento del lavoro agricolo”.
