Latina, Consiglio Comunale sul clima. Coletta: “In ascolto dei giovani che chiedono interventi”

LATINA – Tanti studenti hanno partecipato oggi al consiglio comunale straordinario convocato nella sala San Marco della Curia vescovile di Latina con un unico punto all’ordine del giorno: l’emergenza climatica. Un’assise promessa da tempo agli studenti che hanno svolto i loro interventi chiedendo all’Amministrazione azioni concrete.

Ad aprire la seduta il sindaco di Latina Damiano Coletta che si è rivolto  in particolare “alle ragazze e ai ragazzi oggi qui presenti …. su un tema sempre più drammaticamente attuale alla luce degli ultimi eventi accaduti in questi ultimi giorni in gran parte del nostro Paese, in particolare a Venezia, e nel nostro territorio”. Ricordando lo scenario tracciato da un recente studio dell’Enea e che l’Unione Europea da anni chiede ai Paesi membri di fare interventi strutturali e di dotarsi di “piani nazionali di adattamenti al clima”, Coletta ha citato anche il rapporto GreenItaly della Fondazione Symbola, nel quale è scritto che “nei prossimi 5 anni l’economia circolare e sostenibile offrirà una opportunità di lavoro su 5 sia nel settore privato che nel pubblico”.

“La strada dello sviluppo sostenibile, della Green Economy e dell’economia circolare è una strada che deve essere percorsa oggi per assicurare un domani migliore e diverso per le future generazioni.Ecco, questo è un momento in cui la politica deve sapersi mettere in ascolto dei nostri giovani”, ha detto Coletta spiegando che “non esistono – come invece da qualcuno richiamato” ben altre priorità”.

Gli studenti delegati a partecipare al Consiglio Comunale hanno chiesto interventi concreti per ridurre le plastiche, aumentare la raccolta differenziata e più educazione ambientale nelle scuole.

Tra i relatori anche Corrado Clini ex ministro all’ambiente e cittadino di Latina, oggi docente  all’università di Pechino. “Non voglio spaventarvi – ha detto Clini riassumendo i dati di istituzioni internazionali : “C’è un velo di anidride carbonica intorno al nostro pianeta che si va intensificando e che impedisce che si attivino i sistemi di difesa naturali”

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