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Il Lazio è uscito dal commissariamento della sanità

D'Amato: "Per la prima volta dal 2018 si chiude in attivo"

LATINA – Il Lazio è uscito dal commissariamento della sanità. A distanza di 11 anni  e alcuni mesi da quando veniva accertato un disavanzo di 2 miliardi, un percorso duro e il passo segnato sopratutto dal blocco del turn over e delle assunzioni solo di recente riprese, l’annuncio è stato dato dall’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. “L’uscita dal commissariamento del Lazio è il risultato della più grande azione riformatrice nel nostro Paese di un sistema sanitario regionale. Abbiamo dimostrato che si possono mantenere i conti in ordine senza effettuare tagli, ma aumentando l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Un ringraziamento va alla struttura tecnica del MEF e del Ministero della Salute senza la quale non sarebbe stato possibile questo risultato. Il Servizio sanitario Regionale veniva commissariato l’11 luglio del 2008 per il più grande debito italiano e un disavanzo annuale che ammontava a circa 2 miliardi”.

“Quando siamo arrivati in Regione  – ha sottolineato l’assessore – il disavanzo era ancora di circa 700 milioni di euro con l’erogazione dei LEA inadempienti. Oggi per la prima volta si è chiuso in attivo il consuntivo e i punteggi LEA sono di 30 punti sopra la soglia di adempienza”.

IL FUTURO – Per D’Amato la Regione lazio proseguirà nell’attuazione del piano di riqualificazione “che rappresenterà per i prossimi due anni l’atto di programmazione sanitaria regionale”.

“Si chiude una stagione buia  – conclude il titolare della Sanità della giunta Zingaretti – . Il Sistema sanitario del Lazio ha riacquistato credibilità e un ringraziamento va a tutti i professionisti e gli operatori sanitari che mai hanno fatto mancare l’assistenza. La chiusura della stagione commissariale è un segnale importante per tutto il sistema delle Regioni che hanno contribuito alla stesura del nuovo Patto per la Salute”.

 

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