LATINA – Avete mai provato un bagno armonico? E’ un’esperienza sorprendente e totalizzante, che si può fare all’aperto o al chiuso e consiste nell’immersione nei suoni prodotti da strumenti antichi e soffiati sul corpo, che generano vibrazioni intense. Una disciplina olistica, conosciuta a chi si avvicina al didgeridoo, lo strumento aborigeno, che i nativi australiani suonavano per favorire la nascita dei bambini al momento del parto.
In provincia di Latina lo pratica Valerio Vittori, 32 anni, poeta e polistrumentista originario di Sezze, che si serve anche di campane tibetane, din indiani, bastoni della pioggia e campane a vento. Una strada intrapresa per caso dieci anni fa quando un amico realizzò con un tubo in pvc di quelli che si usano per le grondaie più economiche, uno strumento a fiato fai-da-te, a imitazione di un didgeridoo, convinto che Valerio avrebbe fatto suonare anche quello. In effetti non sbagliava.
“Il massaggio sonoro o bagno armonico, come si preferisce chiamarlo, si pratica principalmente con il didjeridoo uno strumento che nasce in natura, quando il ramo dell’eucalipto cade e le termiti mangiano l’interno lasciando l’involucro intatto. Con una respirazione particolare, chiamata respirazione circolare si ottiene il suono incessante e continuo di questo strumento, che agisce sulle onde cerebrali favorendo la produzione in particolare di quelle alfa, del rilassamento, delle delta, emesse durante il sonno profondo e in alcuni casi anche delle theta, ovvero quelle della trance.
Qui, Valerio Vittori ci racconta che cosa è, come e dove si può fare un bagno armonico. Per esempio sulle sponde del fiume Cavata dopo una gita in canoa con Saverio D’Ottavi.
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