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la lettera

Coronavirus, preoccupati dall’allarmismo gli esercenti della Zona pub di Latina

"Non minimizziamo, ma no a panico"

LATINA – Le attività di ristorazione soffrono gli effetti del coronavirus e cercano di fare squadra. Succede al Lido di Latina come in centro città. Per questo l’associazione Isola che non c’è di cui fanno parte una larga maggioranza dei locali della Zona Pub, tra Via Battisti, Via Neghelli e Via Lago Ascianghi, hanno scritto in queste ore una lettera-appello.

“Oggi  – vi si legge – siamo tra gli esercizi commerciali più esposti alla paura e all’allarme. Purtroppo  – proseguono – il coronavirus, tra i suoi effetti collaterali, ha generato una competizione sensazionalistica tra la maggior parte dei media, nazionali e territoriali, e sta producendo risultati pericolosi: aumenta il livello di allarmismo in maniera incontrollata in una situazione che sarebbe il caso di gestire con più prudenza e senso di responsabilità. Siamo convinti che per non produrre danni permanenti all’economia della città bisogna fare squadra senza minimizzare, tenendo un atteggiamento equilibrato. Continueremo a dare il nostro contributo svolgendo il nostro lavoro sempre in linea con i decreti e i provvedimenti delle Istituzioni, cercando il modo migliore per contribuire ad abbassare questo allarmismo”.

Ieri per fare sentire la propria solidarietà il sindaco di Latina Damiano Coletta con la consigliera comunale Valeria Campagna hanno fatto una visita nell’area della movida cittadina, sedendosi ad un tavolino all’aperto. “Da parte nostra  – dicono ancora i gestori dei locali –  non possiamo che appoggiare e ribadire i concetti già espressi dal Sindaco, dal direttore della ASL e dal Prefetto sul mantenere un grado alto di attenzione nei confronti del problema emerso (seguendo le norme elencate nei decreti Ministeriali e le regole base di una sana igiene sia personale che dei luoghi che gestiamo) ma allo stesso tempo crediamo non sia giusto alimentare situazioni di panico e psicosi generale. Non c’è fine che possa giustificare un comportamento del genere”.

La lettera è firmata da Neghelli 11, Buco, Bivio, Molotov, Banco 26, Yaky, Budda bar, Momo, Pasticceria voglie pazze, Scottish, Hot Ice, Medioevo, Barakka, Stella Brasserie e Nanà.

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