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gli avvisi sulle vetrine e on line

Dopo ristoranti e negozi, chiudono pizzerie a taglio e mobilifici di Latina. Stop a centri estetici e per tatuaggi

Il sindaco Coletta: "Affollarsi fuori dai supermercati è pericoloso"

LATINA – Si aggiungono di ora in ora avvisi di chiusura sulle vetrine dei negozi (e on line su siti e social), qualcuno indica una data di riapertura, altri invece sono più netti: “fino alla fine di questa emergenza”. Con l’entrata in vigore delle nuove e più restrittive norme, lo hanno fatto subito i ristoranti di Latina con un passaparola che ha riguardato le attività al Lido e quelle in città. Sul gruppo Facebook Ristoranti di Latina gli annunci si susseguono. Molti negozi di abbigliamento e altri articoli già da ieri hanno comunicato la chiusura fino alla prossima settimana così come le pizzerie a taglio. Qualcuno ha provato a restare aperto, ma l’appello a restare a casa spinge tutti alle estreme conseguenze.

STOP MOBILIFICI – Spontaneamente in queste ore anche i mobilifici hanno deciso di chiudere al pubblico le attività e all’inizativa partita da Latina stanno aderendo anche le attività di Aprilia. Saracinesche chiuse fino a lunedì e poi si vedrà.

MEDIE E GRANDI SUPERFICI CHIUSE E SUPERMERCATI APERTI – Ci si prepara a un fine settimana di “serrate”. “Secondo le prescrizioni resteranno chiuse le grandi e medie superfici commerciali ad eccezione di quelle alimentari”, ha chiarito il sindaco di Latina Damiano Coletta nell’ultimo videomessaggio.  Mentre per ulteriore disposizione della Regione Lazio gli esercizi che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande sono tenuti all’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti.

TRASPORTATORI A RISCHIO CONTAGIO-  “Non date l’assalto ai supermercati, le merci circolano liberamente e non c’è bisogno di fare scorte. Questo atteggiamento mette solo a rischio la vostra salute, ricordo il rispetto delle distanze di sicurezza”, è stato l’ulteriore appello del primo cittadino di Latina, mentre la Fit Cisl Lazio chiede che le aziende di logistica mettano in atto le  indicazioni impartite dal Governo rispetto alla tutela della salute dei lavoratori. “Mancano in molti casi – si legge in una nota del segretario Regionale del sindacato Benedetti – procedure adeguate per lo svolgimento in sicurezza delle mansioni assegnate e per le operazioni di presa in consegna delle merci provenienti da zone a elevato rischio, nonché la dotazione di dispositivi di protezione utili alla prevenzione del pericolo di contagi e diffusione del Coronavirus”.

CHIUSI CENTRI ESTETICI, TERME E TATUAGGI – La Regione Lazio ha firmato in queste ore l’ordinanza con la quale vengono disposte ulteriori misure e viene esteso lo stop fino al 3 aprile anche ai centri estetici, tatuaggi e alle strutture termali.

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