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cittadinanza attiva

Latina, la storia di Marcello e del parco di Campo Boario

"Ero stufo di vederlo nel degrado". Oggi è un gioiellino

LATINA – “Guarda sembra uno stadio”. Ed effettivamente è un gioiellino oltre che un esempio di cittadinanza attiva, il campo da calcetto messo su da un cittadino di Latina che dal 2015 ha deciso di rimboccarsi le maniche e di abbellire il suo quartiere. E ci è riuscito. Lui si chiama Marcello Berdowski, è nato e cresciuto nelle case popolari di Campo Boario e tutti hanno imparato a volergli bene.

“Ero stufo di vedere il parco qui sotto le Torri Gemelle nel degrado totale e mi sono fatto forza. Ho cominciato a tagliare l’erba, poi a potare gli alberi, e da un anno a questa parte grazie ad alcuni sponsor sono riuscito a realizzare un campo da calcetto con tanto di porte professionali, reti e cartellonistica. Il campo da gioco è stato totalmente recintato e messo in sicurezza”, racconta il trentaseienne.

Berdowski però non si è accontentato, ha contattato il Comune e chiesto che il parco giochi nell’area adiacente il campetto da calcio fosse risistemato: “La mia richiesta è stata ascoltata. Sono stati montati giochi nuovi, catene e altalene sostituite con quelle vecchie, verniciate le panchine, ristrutturata la giostra grande. Io ho pensato ai bidoni e alla cartellonistica”.  L’invito ai residenti è ad avere cura e rispetto dell’area, non appendersi alle reti e a raccogliere le deiezioni dei cani.

Il campetto da calcio ora è a servizio del quartiere e della città, come dimostrano due manifestazioni che hanno riscosso un bel successo e di cui Marcello è giustamente fiero: “Con l’associazione Hyperion è stato organizzato un torneo per bambini con sindrome di Down, poi ne ho organizzato uno tra tifosi nerazzurri. A Latina non si era mai vista tanta gente e una manifestazione così grande in un quartiere popolare”, assicura.

Il parco è pulito e perfettamente tenuto anche oggi, in tempi di coronavirus, Marcello ne è diventato il custode e attende di formalizzare il patto di collaborazione con il Comune: “Nonostante il momento delicato non mi arrendo. L’erba è stata tagliata e ho montato anche delle bandiere dell’Italia. Guarda, sembra uno stadio”.

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