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pronto in tre anni

Prende forma l’Ospedale del Golfo, la Asl di Latina ha presentato lo studio di fattibilità

Tre padiglioni, 50 mila metri, predisposto per pandemie e maxi-emergenze

LATINA – Tre padiglioni e una cintura di verde sono il colpo d’occhio del nuovo ospedale del Golfo. Le immagini arrivano dallo studio di fattibilità commissionato a fine 2019 e presentato questa mattina dalla Asl di Latina. Si tratta di cubature per 50 mila metri quadrati, con struttura modulare e ampliabile, e costerà, secondo le previsioni, 85 milioni.

Il direttore generale Giorgio Casati con il direttore sanitario aziendale Giuseppe Visconti hanno illustrato il video del progetto e le caratteristiche della struttura che è già pensata per un’eventuale pandemia, ma anche per maxi-emergenze.

L’ingegner Mauro Palmieri ha spiegato che l’area individuata dalla Regione Lazio è quella della ex Enaoli, tra l’Appia lato Nord e lato Sud, in posizione baricentrica rispetto ai Comuni serviti con doppio accesso, il principale dalla Variante Appia e il secondario da Appia lato sud. E’ prevista la realizzazione di un’area a verde nella zona di rispetto che separa la struttura dal vicino depuratore che insieme con il centro di conferimento rifiuti costituiscono le principali criticità e sono fonte di preoccupazione per i residenti. Prevista anche l’elisuperficie.

“Attualmente sono 173 i posti letti accreditati per il Dono Svizzero, con il nuovo ospedale si può arrivare fino a 230- ha spiegato Visconti – La struttura è pensata con entrate separate per emergenza, materno-infantile, infettivi, oltre che con percorsi differenziati per degenza e cura da una parte, e visitatori dall’altra. Luce naturale, sicurezza e comfort per pazienti e personale sono caratteristiche della struttura che dovrà essere pronta anche a ricevere innovazioni future per migliorare sempre l’efficienza ospedaliera.  I servizi sono facilmente separabili gli uni dagli altri per poter intervenire in caso di necessità”, ha spiegato Visconti facendo riferimento all’emergenza sanitaria in atto che ha mostrato tutti i limiti delle attuali strutture ormai datate. Così un letto normale può diventare di terapia intensiva e in caso di maxi emergenza “c’è la possibilità di aumentare l’offerta montando dei moduli collegati”. Un ospedale del terzo millennio, è stato definito.

Sei sono i livelli previsti, a partire dal -2, con ogni piano che misura circa 9000 metri quadrati con il piano terra destinato ad ambulatori, prelievi e preospedalizzazione e i primi tre piani alla degenza. Corti interne sono state progettate in ognuno dei padiglioni anche per la gestione del paziente.

I posti letto in più rispetto agli attuali consentiranno anche di avere un’area dedicata alla libera professione per attrarre professionalità – ha detto Casati – ma anche di avere un reparto-polmone quando sarà necessario effettuare lavori di manutenzione, Le stanze di degenza sono quasi tutte a due posti e in caso di pandemia – come quella che stiamo ancora vivendo –  torna utile anche in questo caso la ridondanza di offerta. Quando arriveremo alla definizione completa avremo anche il numero di posti letto attrezzati per Rianimazione che saranno obbligatori secondo le nuove norme (dovrebbero essere oltre 80) una dotazione non certo prevedibile al momento dell’affidamento dello studio di fattibilità. L’ospedale del Golfo sarà un ospedale idoneo alla gestione di maxi-emergenze”.

Lo studio presentato oggi sarà ora inviato in Regione per l’approvazione per passare fra un anno ad avere il progetto esecutivo. “In due anni e mezzo l’ospedale potrebbe essere terminato e cercando di bruciare le tappe burocratiche facendo tutti squadra, potremo tagliare il nastro a Natale 2023”, ha concluso Casati.

Alla presentazione in videoconferenza hanno preso parte i consiglieri regionali pontini del Pd Enrico Forte e Salvatore La Penna, di Fi Giuseppe Simeone e i sindaci di Formia Paola Villa e di Gaeta Cosimino Mitrano.

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